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Torna indietro    da "REDAZIONE EPAS" del 10/02/2020

Giovani, ipotesi pensione contributiva di garanzia
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Si sono svolti all’inizio di febbraio, una serie di incontri tra Governo e sindacati su varie ipotesi pensionistiche di garanzia.

L’ipotesi di cui si sta discutendo è quella di una pensione contributiva di garanzia per tutti coloro che si trovano nel sistema di calcolo contributivo (coloro che hanno iniziato a versare dal 1° gennaio 1996) ossia un assegno che possa essere commisurato ai contributi versati, integrato da una contribuzione figurativa, con l’ipotesi di concedere una contribuzione totale per i periodi di disoccupazione o di formazione svolti fuori dal rapporto di lavoro. Questa ipotesi, se si realizzasse, sarebbe una svolta per tutti i giovani che si trovano in una situazione lavorativa precaria, con il rischio di non poter avere un assegno pensionistico adeguato, soprattutto a causa di carriere discontinue e retribuzioni molto basse.

Chiaramente si sta già pensando al rischio di non avere adeguate risorse finanziaria per una tale proposta e per le altre di cui si discute, ovvero cercare di andare oltre le soglie reddituali per poter ottenere la pensione anticipata e di vecchiaia. Infatti, per tutti coloro il cui primo versamento contributivo sia successivo alla riforma Dini e quindi decorra dal 1° gennaio 1996 ( nel contributivo puro), si può ottenere la pensione anticipata anche con 64 anni e una anzianità contributiva di 20 anni, ma con il limite che l’ammontare della prima rata della pensione sia superiore a 2,8 l’importo mensile dell’assegno sociale; qualora non si abbiano questi requisiti si può accedere al trattamento di vecchiaia al compimento di 71 anni di età, aggiornato sulla base degli adeguamenti alla speranza di vita accertata dall’ISTAT, con almeno 5 anni di contribuzione effettiva.

Altre proposte riguardano l’inserimento nell’ordinamento di maggiorazioni contributive per le lavoratrici madri e per coloro che assistono familiari con disabili. Inoltre una soluzione che avvantaggerebbe tanti giovani è quello di permettere un riscatto di laurea agevolato che nonostante la riforma messa già in campo l’anno scorso, resta ancora troppo onerosa.

Tutte queste proposte sono sicuramente interessanti, ma il problema del reperimento delle coperture finanziarie rimane. Occorre inoltre precisare che sulle pensioni sarebbe necessario definire un quadro di certezza e stabilità normativa per concedere alle nuove generazioni una sostenibile normalità.


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