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Torna indietro    da "REDAZIONE EPAS" del 10/09/2014

AGEVOLAZIONI FISCALI E SEMPLIFICAZIONI NORMATIVE SUL VERSANTE DELLE ASSUNZIONI
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“La recente conferma della possibilità per le aziende di beneficiare di uno sgravio del 50% per l’assunzione di dipendenti residenti in aree svantaggiate -dice Denis Nesci, Presidente Nazionale del Patronato Epas- può essere un valido aiuto per quelle imprese che si trovano ad operare in territori particolarmente difficili dal punto di vista occupazionale. Certo, non ci si può illudere che tali soluzioni possano risolvere un problema di vastissima portata come quello del lavoro in Italia –spiega Nesci- per cui invochiamo a gran voce ulteriori e ancor più incisivi interventi su larga scala”.

Il bonus introdotto con l’articolo 4 (commi da 8 a 11) della cosiddetta “Legge Fornero”, ossia la Legge n. 92 del 28 giugno 2012, può continuare ad essere applicato, consentendo ai datori di lavoro di usufruire di uno sconto del 50% sui contributi versati per l’assunzione di particolari categorie di lavoratori. In particolare, ricordiamo che tale bonus dice che, dal 1 gennaio 2013 in avanti, tale riduzione vale per assunzioni anche a tempo determinato, per: donne di qualunque età che risiedono in aree considerate particolarmente svantaggiate (secondo criteri previsti dalla norma in esame) e prive da almeno sei mesi di un impiego retribuito regolarmente; uomini e donne con età anagrafica pari o superiore ai cinquant’anni e disoccupati da almeno dodici mesi; donne di qualsiasi età prive di un impiego retribuito regolarmente da almeno sei mesi appartenenti a settori (o con una professione) caratterizzati da una evidente disparità occupazionale di genere; donne di qualunque età e residenti in qualsivoglia comune senza un impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi. Lo sgravio del 50% si applica per 12 mesi nei casi di assunzione a termine, mesi che diventano 18 se il contratto viene trasformato o sottoscritto direttamente a tempo indeterminato, anche se part-time. C’è poi da aggiungere che l’incentivo spetta se tali assunzioni consentono un incremento netto del numero dei dipendenti rispetto alla media dei precedenti dodici mesi.

Le agevolazioni introdotte nel 2012 sono dunque state confermate; in realtà ad esse si aggiungono ora le semplificazioni normative per i contratti a tempo determinato, conseguenti al Decreto Legge n. 34 del 20 marzo 2014, noto come “Decreto Poletti”, convertito nella Legge n. 78 del 16 maggio 2014, come ad esempio l’assenza di causale e le cinque proroghe applicabili in un periodo di 36 mesi.

“La volontà di favorire le assunzioni –osserva Denis Nesci- e di provare a incentivare l’occupazione di categorie svantaggiate, con particolare attenzione a determinate zone e a particolari settori, non può che incontrare il plauso di tutti; speriamo però che si provveda a dare una certa continuità ad interventi ad hoc e che soprattutto –conclude il Presidente Nazionale Epas- si affronti con maggior vigore e decisione la questione lavoro che, ancora oggi, rappresenta purtroppo la più grande emergenza a livello nazionale”.
 


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