“La giornata odierna, 3 dicembre, è una di quelle occasioni importanti per aprire gli occhi davanti a ciò che ci circonda e interrogarci su quale sia la nostra condotta a favore di ogni essere umano –afferma Denis Nesci, Presidente Nazionale del Patronato Epas- a cominciare dal modo in cui ognuno di noi si adopera per far sì che chi ha particolari difficoltà possa superarle e sentirsi, com’è giusto che sia, uguale agli altri in tutto e per tutto. La giornata internazionale delle Persone con Disabilità è una ricorrenza di grande valore e, come rappresentante del nostro ente, posso essere orgoglioso del modo in cui ognuno di noi, nel suo lavoro, è capace di mettersi al servizio degli altri –aggiunge Nesci- e di tutelare i diritti di ogni cittadino, con passione e impegno”.

Era il 1981 quando si decise di istituire la Giornata Nazionale delle Persone con Disabilità, evento di risonanza mondiale avente come scopo quello di promuovere una più diffusa conoscenza sui temi legati, appunto, alla disabilità. Grazie a questa idea, nel tempo si è riusciti a favorire in maniera sempre più concreta i processi di piena inclusione delle persone con disabilità in ogni aspetto della vita quotidiana, allontanando progressivamente qualunque forma di violenza e di discriminazione in ogni tipo di contesto. Dodici anni più tardi, nel luglio del 1993, la giornata del 3 dicembre si è arricchita di un ulteriore significato dalla grande valenza simbolica, ossia il riconoscimento di Giornata Europea delle Persone con Disabilità, richiamando dunque un concreto impegno in questo campo da parte della Commissione Europea, in accordo con le Nazioni Unite.

Le linee guida dei principi che hanno ispirato e che continuano ad orientare il senso di questo appuntamento sono rintracciabili nella “Convenzione sui diritti delle persone con disabilità”, documento mediante il quale si evidenzia l’intento di proteggere ed assicurare il godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità, combattendo qualunque forma di discriminazione e promuovendo in maniera fattiva ed efficace la partecipazione e l’inclusione all’interno della società. Dignità, autonomia, indipendenza, uguaglianza, tutela dei diritti, inclusione, apertura e partecipazione sono dunque concetti sempre più irrinunciabili per raggiungere gli ambiziosi e nobili obiettivi definiti dalla giornata del 3 dicembre.

“I grandi progressi registrati in materia rappresentano sicuramente una nota positiva nella società odierna –dice Denis Nesci- ma occorre continuamente aggiornarsi e andare incontro alle esigenze delle persone con disabilità, senza lesinare energie e risorse. Lo Stato ha l’obbligo di affrontare le problematiche ancora esistenti in materia –conclude il Presidente Nazionale del Patronato Epas- mettendo sempre il concetto di Welfare e di tutela dei diritti di ogni cittadino in cima alle esigenze da soddisfare”.