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Torna indietro    da "IL SOLE 24 ORE" del 01/06/2006

Ammortizzatori sociali, proroga definitiva al 2007
Il decreto legge 136/2006 del 3 aprile, approvato dal Governo Berlusconi per prorogare gli ammortizzatori sociali, è stato convertito con voto bipartisan dall’Aula del Senato. La legge di conversione, che si compone di un solo articolo, non apporta alcuna modifica al decreto ed entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale». Il primo comma dell’articolo 1 del Dl 136/2006 modifica la legge Finanziaria del 2006, prorogando fino al 31 dicembre 2007 la possibilità di concedere il trattamento Cigs e mobilità in alcuni casi particolari. Grazie al decreto legge, il ministero del Lavoro può concedere ammortizzatori sociali sino alla fine del 2007 a favore di quelle imprese che risultano destinatarie degli accordi governativi di settore o di area. In sostanza, viene prorogata la facoltà di avvalersi da quanto previsto dall’articolo 1, comma 410, della legge 266/2005. Questa disposizione prevede che, in attesa della riforma degli ammortizzatori sociali e nel limite di spesa pari a 480 milioni di Euro a carico del Fondo per l’occupazione, i ministri del Lavoro e dell’Economia possono concedere, entro il 31 dicembre 2006 – ora sino al 31 dicembre 2007 – trattamenti di cassa integrazione guadagni straordinaria, di mobilità e di disoccupazione speciale.

Le misure, in deroga alle norme, sono indirizzate – come detto – a imprese destinatarie degli accordi governativi di settore o di area. Gli interventi sono realizzabili nell’ipotesi di programmi tesi alla gestione di crisi occupazionali – anche con riferimento a settori produttivi ed aree territoriali – o destinati al reimpiego di lavoratori coinvolti nei programmi stessi. Questi vanno definiti con accordi in sede governativa, entro il 30 giugno 2006, che recepiscano le intese già stipulate in sede istituzionale territoriale. Per le imprese agricole e agro-alimentari, interessate dalla crisi in seguito all’influenza aviaria, gli interventi possono essere sempre disposti sino al 31 dicembre 2006. Il secondo comma dell’articolo 1 del decreto legge differisce al 31 maggio 2006 il termine (originariamente fissato al 31 marzo 2006) entro cui si devono definire gli accordi presso il ministero del Lavoro, finalizzati al reimpiego dei lavoratori adulti che compiono 50 anni entro il 31 dicembre 2006.

A favore di questi lavoratori il ministero, insieme con l’agenzia Italia Lavoro, attua un programma sperimentale per il sostegno al reddito. L’iniziativa ha lo scopo di reimpiegare 3mila lavoratori sulla base di accordi sottoscritti tra il ministero, le organizzazioni comparativamente più rappresentative dei lavoratori e le imprese, ove le stesse non abbiano cessato l’attività. Infine l’articolo 2 del decreto 136/2006 stanzia – per quest’anno – 15 milioni di euro destinati ad alimentare il Fondo per il finanziamento  degli interventi consentiti dagli orientamenti Ue sugli aiuti di Stato, per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà, istituito dall’articolo 1, comma 3, del decreto legge 35/2005, convertito con legge 80/2005. Per il segretario confederale della Cisl, Giorgio Santini, il decreto 136 permette di dare risposta alle crisi occupazionali più acute, in particolare in Sardegna, Abruzzo e Campania.

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