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Torna indietro    da "IL SOLE 24 ORE" del 25/10/2006

Pensioni, ricalcolo fuori tempo
Sulla “no tax area” per chi risiede all’estero le lancette dell’orologio di Inps e Inpdap sono rimaste indietro di più di tre mesi. Sono ferme al 4 luglio, giorno in cui è entrata in vigore la “manovra d’estate”, il decreto legge 223/06, che (all’articolo 36, comma 22) ha cancellato per i non residenti i benefici della fascia di reddito esente da Irpef. Ci ha pensato poi la circolare 28/E dell’agenzia delle Entrate a dare i primi chiarimenti e le istruzioni per attuare il “taglio”.

Le mosse di Inps e Inpdap
I due istituti di previdenza, correttamente, in data 19 ottobre hanno preso provvedimenti: Inps, con il messaggio 27901, ha avviato la ricostituzione delle pensioni con conguagli; l’Inpdap, con la nota operativa 59, ha dato istruzioni per recuperare gli “sconti”. Gli istituti di previdenza debbono infatti recuperare le quote di deduzione riconosciute nel periodo precedente l’entrata in vigore del decreto legge 223, cioè prima del 4 luglio 2006, data in cui è entrato in gioco il sostituto. In pratica, Inps e Inpdap devono recuperare le deduzioni della no tax area dal 1° gennaio al 3 luglio 2006.

L’intervento del collegato
“Devono” recuperare? No, dovevano. Il problema, infatti, è che intanto il collegato alla Finanziaria ha cambiato le carte in tavola. Il decreto legge 262, entrato in vigore il 3 ottobre, all’articolo 3, comma 7 ha infatti “cancellato la cancellazione”, rimettendo in piedi la “no tax area” per i residenti all’estero. L’Inps, indietro di una puntata nella telenovela della fascia esentasse, sta addirittura avviando una comunicazione ai pensionati residenti all’estero per avvertirli che non avranno più diritto alle deduzioni fiscali sull’assegno. Deduzioni alle quali, al contrario, hanno pienamente diritto, grazie al collegato alla Finanziaria.

Il gioco dei conguagli
Le pensioni senza “no tax area”, spiega il messaggio 27901 dell’Inps, verranno erogate dal mese di novembre. Sempre che qualcuno non intervenga in tempo. Anche perché è vero che un conguaglio ci dev’essere, ma a credito dei pensionati, non a debito: dal 4 luglio, infatti, i sostituti hanno cancellato una deduzione che, invece, spetta ai non residenti per l’intero 2006. Ma il bello è che, ironia della sorte, la “no tax area” dei non residenti, cancellata dalla manovra e rimessa in piedi da quella d’inverno, è alle sue ultime settimane di vita. Dal 2007 scomparirà definitivamente per tutti i contribuenti, non solo per i residenti all’estero. Il disegno di legge per la Finanziaria 2007 ha infatti dato un colpo di spugna alla riforma Tremonti, facendo scomparire sia le deduzioni per la “no tax area” che quelle per i carichi familiari, la cosiddetta “family area”. Si tornerà al passato (salvo ulteriori ripensamenti) con le vecchie detrazioni d’imposta per il coniuge e gli altri familiari fiscalmente a carico, nonché le “altre detrazioni” per alcune categorie di reddito. Ma per il 2006 la “no tax” resta. Per tutti, anche i residenti all’estero.

Il valzer della no tax

  • La manovra d’estate
    - Il decreto legge 223/06 all’articolo 36 comma 22 ha cancellato per i non residenti la no tax area
    - La circolare 28/E/2006 delle Entrate ha poi spiegato che l’applicazione della no tax area, per i non residenti, è stata esclusa perché la deduzione è finalizzata a garantire la progressività e si commisura al reddito complessivo di ciascun contribuente. Il reddito complessivo, però, è un segnalatore attendibile della situazione economica solo per i soggetti residenti, e non per i non residenti, il cui reddito, per la quota percepita in Italia, costituisce solo una parte del reddito assoggettato a tassazione nel paese di residenza.
  • La manovra d’inverno
    - Il collegato alla Finanziaria ( decreto legge 262/06 ) entrato in vigore il 3 ottobre, ha fatto dietrofront ripristinando la deduzione per assicurare la progressività dell’imposizione anche ai soggetti non residenti in Italia.

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