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da "IL SOLE 24 ORE" del 08/09/2008
Ultima chance fino al 30 settembre per le aziende e i lavoratori che intendono uscire dal sommerso. Agevolazioni sono anche previste per quanti hanno fatto ricorso a collaborazioni coordinate e continuative non genuine perché prive del necessario grado di autonomia: anche per stabilizzare le parasubordinazioni irregolari il 30 settembre segnerà un’importante, seppure diversa, scadenza. Per lavoro nero e CO.CO.CO si tratta di benefici previsti dall’articolo 7 dal decreto milleproroghe, il Dl n. 248/2007, convertito con la legge n. 31 del febbraio scorso. Un obiettivo che, per quanto riguarda il sommerso, risulta oggi ancora più appetibile alla luce delle misure introdotte dal decreto legge n. 112/2008. Nel prevedere soluzioni di semplificazione, infatti, sono state anche stabilite nuove modalità di definizione e riscontro del lavoro sommerso che lasceranno poco scampo alle irregolarità. Per i datori di lavoro che hanno impiegato – anche per una sola giornata o per poche ore – del personale in difetto di ogni formalizzazione aderire alla sanatoria significa quindi evitare almeno 4mila euro di sanzioni amministrative, che possono diventare anche non meno di 10mila (articolo 36–bis, comma 7, legge n. 248/2006) se la scoperta dell’elusione avviene, anziché subito, dopo qualche tempo. Con l’adesione vi è poi la possibilità di versare la contribuzione omessa “scontata” di un terzo, con rateizzazioni sulla restante parte dilazionabili fino a cinque anni.
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