
da "
IL SOLE 24 ORE" del
17/02/2009
Libro unico, ispezioni graduali
Il libro unico da ieri è ufficialmente l'archivio del personale delle aziende. Ieri era infatti l'ultimo giorno per stampare le informazioni di gennaio, tenendo insieme – appunto – retribuzioni e calendario delle presenze. Un principio, quello su cui il Dl 112/2008 (legge 133/2008) ha costruito il libro unico, basato – si è detto – sulla semplificazione, che dovrebbe comportare minori costi amministrativi, meno oneri informatici e in generale una migliore fruibilità dei dati essenziali per i diritti dei lavoratori.
Il rodaggio
Nonostante il libro unico sia stato sperimentato nell'ultima parte dello scorso anno, occorrerà ancora qualche mese per verificare che gli obiettivi siano stati centrati. E sarà necessario un impegno costante del ministero del Lavoro per accompagnare gli operatori, aziende e consulenti, alle prese con le mille sfacettature della gestione del personale. Tanto che il libro unico è diventato con il Vademecum del 5 dicembre del ministero del Lavoro – per rispondere alle esigenze dei datori – un registro a più sezioni, con la possibilità di "cartelle" dedicate a particolari categorie di lavoratori, per esempio dirigenti, quadri e operai. Ed è la consapevolezza che nella "compilazione e gestione" del libro unico sono ancora molte le incertezze ad aver guidato il ministero nella decisione di concentrarsi nelle ispezioni sulle violazioni sostanziali. Almeno fino a giugno. D'altra parte, in questi ultimi giorni si è aperto, anche sul sito del ministero, uno "sportello" di assistenza, con la pubblicazione di alcune Faq (le risposte a domande frequenti). E proprio queste istruzioni informali, rilasciate sul filo di lana, spiegano il comportamento da adottare in caso di calendario sfasato. Anche in questo caso si coniuga in modo flessibile il principio del libro unico: calendario delle presenze e retribuzioni non possono essere complete – per quanto riguarda i dati variabili – nel caso in cui gli stipendi siano pagati negli ultimi giorni del mese di riferimento, ma saranno valorizzati in quello successivo. Il meccanismo descritto nel Vademecum è chiaro a regime. Mentre ancora era incerto che cosa dovesse essere riportato nel libro unico di gennaio.
Lo sfasamento
Ora sul sito del ministero si chiarisce: «Se si sceglie il calendario sfalsato totale (dati variabili e presenze entrambi posticipati) nel libro unico di gennaio 2009 andranno riportate le presenze di dicembre 2008. Tuttavia, trattandosi di un periodo di transizione fra vecchio e nuovo regime normativo nessun illecito sarà rilevabile a condizione che le presenze di dicembre 2008 risultino comunque acclarate dal previgente libro paga - sezione presenze in uso fino al 31 dicembre 2008». Le presenze di gennaio saranno quindi rilevate nel libro unico di febbraio.
E ancora, «una retribuzione sfasata o sfalsata, con valorizzazione per intero degli elementi variabili della retribuzione al secondo mese successivo, non obbliga a riportare il calendario presenze di due mesi antecedenti ». Naturalmente – ricorda il ministero – occorre riportare l'annotazione "calendario sfasato". Un'altra indicazione riguarda la differenza tra tenuta del libro (con comunicazione al Lavoro) ed elaborazione. È possibile affidare a un commercialista tenuta e conservazione, mentre l'elaborazione può essere commissionata dal professionista a un consulente (che non avrà delega). «I rapporti fra il commercialista e il consulente del lavoro – spiega il ministero – rimangono nella sfera dei rapporti professionali».
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