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Torna indietro    da "IL SOLE 24 ORE" del 24/02/2009

Pronto il piano dell'Inps contro i falsi invalidi
Sulla carta il piano dell'Inps per scovare i falsi invalidi è pronto. Quest'anno sono previste almeno 200mila verifiche, come preannunciato dal Dl 112/08 (legge 133), per tentare di riprendere il controllo sugli assegni di invalidità civile – 2.648.258 trattamenti complessivi – che in molti casi funzionano da "perverso" ammortizzatore sociale. Per le verifiche è stato selezionato un campione più ampio, con 400mila nominativi: si è in particolare tenuto conto dell'incidenza dei titolari delle prestazioni rispetto alla popolazione residente nelle varie aree territoriali. Sono interessati i titolari di assegno di invalidità (coloro che hanno un "handicap" inferiore al 100%); sono invece esclusi i minorenni, gli over 65 che hanno prestazioni assistenziali sostitutive, e chi è portatore di gravi patologie e menomazioni (definite dal decreto interministeriale del 2 agosto 2007). Fuori dal piano le Province di Trento e Bolzano e la Valle d'Aosta. I controlli sono affidati alla struttura medica dell'Inps. In particolare alla Cms, la Commissione medica superiore, spetterà impartire «orientamenti per omogeneizzare i comportamenti procedurali e valutativi medico legali», afferma l'Inps nella circolare 26. Gli accertamenti saranno a carico di commissioni mediche territoriali, formate da un medico interno dell'Istituto e due esterni, il cui elenco dovrà essere stilato nelle prossime settimane. Il 3 marzo i direttori regionali e provinciali dell'Istituto di previdenza terranno la prima riunione operativa. Per partire con i controlli, a questo punto, manca la pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale» del decreto del Lavoro e dell'Economia, firmato il 29 gennaio e registrato dalla Corte dei conti il 18 febbraio. Il decreto, infatti, individua i criteri per selezionare il campione da verificare, le modalità dei controlli e le forme di collaborazione tra l'Istituto di previdenza e il ministero dell'Economia e delle finanze (per l'accesso alle banche dati per i riscontri reddituali) e le Asl (per l'invio della documentazione sanitaria rispetto alle persone soggette ad accertamento). Con la pubblicazione del decreto ci saranno 60 giorni per perfezionare gli accordi tra ministero dell'Economia e Inps per l'interrogazione delle banche dati fiscali, anche se l'Istituto di previdenza continuerà a richiedere, ogni anno, il riepilogo della situazione reddituale. Anzi il piano straordinario sarà l'occasione per riscontrare i dati 2005, 2006 e 2007. Nel caso in cui i beneficiari degli assegni risultino aver superato i limiti di reddito (4.382,43 euro nel 2009) la revoca del trattamento sarà efficace dal 1° gennaio successivo. Entro 60 giorni dovrà essere siglata una convenzione tra Inps e Motorizzazione civile per lo scambio, sempre in via telematica, delle informazioni utili a individuare i titolari di assegni e di patente di guida, per scoprire eventuali situazioni di incompatibilità. Soprattutto sarà la pubblicazione del decreto in «Gazzetta» ad abilitare l'Inps a chiedere alle Asl i "fascicoli" rispetto alle persone selezionate. Per facilitare lo scambio di informazioni, i protocolli, su base regionale, dovranno essere conclusi entro 30 giorni. La convocazione dell'invalido per la visita dovrà avvenire, da parte dell'Inps, almeno 30 giorni prima dell'appuntamento. L'invalido potrà anche richiedere la visita a domicilio. In mancanza dei requisiti sanitari e/o reddituali l'Inps revocherà il trattamento. Intanto, ieri il Tribunale di Napoli ha condannato 97 imputati per truffa ai danni dell'Inps.
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