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IL SOLE 24 ORE" del
21/02/2009
Per l'inserimento partono recuperi e agevolazioni
L'Inps, con la circolare n. 22/2009, ha reso note le istruzioni che i datori di lavoro devono seguire per fruire delle agevolazioni contributive collegate alle assunzioni di donne effettuate nel 2008 con contratto di inserimento (articolo 54, comma 1, lettera e del decreto legislativo 276/2003). Il ritardo con il quale il sistema accompagna l'attuazione di questo provvedimento disincentiva i datori e penalizza le destinatarie del nuovo istituto contrattuale, anche se non produce danni sul versante della costituzione dei rapporti di lavoro in quanto le assunzioni restano valide per tutto il periodo originariamente previsto. Occorre ricordare che questo tipo di rapporto, consente la fruizione di benefici normativi (quale l'esclusione dal conteggio dei dipendenti) mentre non offre la possibilità di avvalersi del sottoinquadramento a due livelli inferiori rispetto alla categoria spettante (salvo diversa previsione dei contratti collettivi). L'incentivo di tipo economico consiste, invece, nell'accesso alle riduzioni contributive già previste dalla disciplina in materia di Cfl. Anche per il 2008 sono valide le assunzioni di donne effettuate sull'intero territorio nazionale, con riduzioni contributive (a favore del datore) pari al 25 per cento. Solo nelle regioni Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna, i benefici contributivi sono riconosciuti in misura superiore. Per l'accesso ai maggiori benefici, la donna, oltre a risiedere, deve anche lavorare in una delle regioni sopra indicate. Inoltre, il contratto deve avere una durata di almeno 12 mesi e l'assunzione determinare un aumento della consistenza aziendale; il beneficio, infine, non deve superare il 50% del costo salariale annuo del lavoratore (60% per i soggetti disabili). Nella circolare l'Inps indica, tra l'altro, i codici da utilizzare per il recupero delle agevolazioni spettanti e per la restituzione delle facilitazioni fruite in misura superiore al 25%, con riferimento a contratti stipulati con donne residenti in Calabria, regione che – per le assunzioni intervenute nel 2008 – è rimasta fuori dai territori maggiormente agevolati.
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