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La proroga
Slitta dunque al prossimo 30 aprile il termine di presentazione della domanda per ottenere la Carta acquisti con ricarica ampia e retroattiva, perché aumentata dell'importo di 120 euro riferiti agli ultimi tre mesi del 2008 (che coincidono con i primi tre mesi di vita della Carta).
Le risorse e gli accrediti
La proroga, da tempo annunciata, si è resa possibile – si legge nelle motivazioni al nuovo decreto - anche grazie alle donazioni fatte da Eni ed Enel (complessivamente pari a 250 milioni) al relativo Fondo. Nuovi finanziamenti che hanno consentito ai ministeri competenti anche di anticipare l'accreditamento delle somme sulla carta al momento della verifica dei requisiti, e non più, dunque, a decorrere dal bimestre successivo a quello di presentazione della domanda. E poi di riconoscere il diritto al bonus a prescindere dal requisito di «incapienza» - finora, invece, richiesto - e di rivalutare annualmente a partire dal 2009, in base alla percentuale di incremento delle pensioni per perequazione automatica, anche le soglie Isee di accesso alla Carta. Il "tetto" è fissato attualmente a 6mila euro per gli ultra65enni e i bambini finoa tre anni e a 8mila euro per chi ha 70 o più anni.
I requisiti
Il nuovo provvedimento dispone in maniera più chiara che la perdita di uno dei requisiti da parte del beneficiario (per esempio il superamento dell'età dei tre anni a metà bimestre) non avrà effetto sulla misura della ricarica bimestrale, che sarà sempre di 80 euro. Il decreto in via di pubblicazione estende poi le situazioni per le quali sarà possibile chiedere l'intestazione della Carta acquisti a una persona di fiducia: sarà il caso, per esempio, di chi esercita la potestà sui beneficiari del bonus che hanno impedimenti di natura fisica o mentale.
Inclusi i farmaci
Aumentano, poi, anche le possibilità di spesa delle somme caricate sulla social card: non più solo bollette elettriche e del gas nonché prodotti alimentari, ma anche medicine da acquistare con o senza ricetta.
Coinvolti Caf ed enti locali
Il decreto si rivolge anche alle amministrazioni e alle associazioni coinvolte, chiedendo in particolare all'Inps la «tempestività » della verifica dei requisiti di chi richiede la Carta e agli enti locali e ai Caf di collaborare sia nella fase di promozione dell'iniziativa, sia in quella di rilascio: nel primo caso attraverso attività volontarie di supporto alla presentazione delle domande, nel secondo (dopo apposita convenzione e autorizzazione dal ministero del Lavoro), incaricandosi di raccogliere le domande e trasmetterle all'Inps, per poi inviare la Carta acquisti direttamente alla residenza del beneficiario.
Regioni, Province autonome ed enti locali, infine, potranno integrare i versamenti al Fondo di finanziamento della Carta acquisti «vincolando l'utilizzo dei propri contributi a specifici usi a favore dei residenti nel proprio ambito di competenza territoriale ».