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IL SOLE 24 ORE" del
04/06/2009
Disoccupati, conguagli rapidi
Conguagli Irpef entro fine dicembre, per venire incontro a chi è stato travolto dalla crisi. La Consulta nazionale dei Caf ha mandato una lettera all'Inps, datata 27 maggio. E ha chiesto di individuare una soluzione tecnica per velocizzare i tempi di recupero, da parte dei lavoratori che versano in una situazione di disagio (cassa integrazione speciale, mobilità e disoccupazione), del conguaglio sull'Irpef. L'Inps, dal canto suo, ha dato la propria disponibilità.
Nei prossimi giorni, dunque, dopo aver analizzato tutti i modelli ed effettuato una verifica sui conguagli, i tecnici Inps elaboreranno una procedura informatica ad hoc, che potrebbe risultare operativa già a fine mese. E che, di fatto, renderà più veloce il processo di verifica delle richieste. I lavoratori travolti dalla crisi potranno in questo modo ricevere, al massimo entro fine anno, il credito maturato. Il che, in una situazione di congiuntura economica debole, di fronte all'aumento a due cifre, ogni mese, delle richieste di cassa integrazione, vuol dire fornire a chi è in difficoltà un po' di ossigeno.
Fino a oggi, per ottenere sicuramente il conguaglio Irpef i lavoratori in disoccupazione dovevano presentare il modello Unico. Il rimborso arrivava dopo non meno di tre anni. Un po' troppo, per chi alle spese doveva far fronte subito. La procedura tramite 730, invece, presentava molte insidie. I Caf trasmettevano all'Istituto un file con i dati del «730/4» relativi a più categorie: pensionati, dipendenti Inps e lavoratori che beneficiano di ammortizzatori sociali pagati direttamente dall'Istituto. L'Istituto, come precisa la stessa Consulta dei Caf, inseriva in un apposito elenco le pratiche «non abbinate »: all'Inps risultava sì l'esistenza di un codice fiscale, di una persona fisica, - riportato peraltro nel «730/4» - ma non di una prestazione lavorativa. Il dipendente infatti stava usufruendo, al momento del controllo, di trattamenti di cassa integrazione speciale, mobilità, disoccupazione ordinaria e agricola. La pratica veniva scartata. Con la conseguenza che il lavoratore doveva far passare un anno e, quindi, dimostrare, ancora una volta, di aver diritto al conguaglio con un altro 730.
Con il nuovo software, il "limbo" in cui vengono relegati i mancati abbinamenti dovrebbe pian piano esaurirsi. Grazie a questa funzione i Caf, spiegano in una nota, potranno rielaborare in massa le pratiche scartate. E l' Inps, spiega sempre la nota della Consulta, «sottolinea che gli abbinamenti per questi modelli 730 andranno a buon fine nell'arco di venti/trenta giorni, che sono poi i tempi in cui, di solito, vengono perfezionati gli atti di pagamento relativi a queste pratiche ». Risultato: i lavoratori in disoccupazione, cassa integrazione o mobilità che presentano il modello 730 potranno ricevere il conguaglio presto, entro dicembre. Se il software garantirà un dimezzamento dei tempi, il recupero del conguaglio Irpef, è facile prevedere, passerà sempre più dal canale «730», e sempre meno da quello Unico.
I termini per la presentazione del 730 sono, in realtà già scaduti. Entro il 30 aprile il modello 730 andava consegnato, da lavoratori dipendenti e pensionati, al sostituto di imposta (datore di lavoro o ente pensionistico). Ed entro il 31 maggio (che cadeva di domenica, con conseguente slittamento a lunedì 1 giugno) a Caf o professionisti abilitati. Ma Valeriano Canepari, coordinatore della Consulta nazionale Caf, assicura: «Il lavoratore che versa in una situazione disagiata già da domani (oggi per chi legge NdR) potrà recarsi presso una nostra sede e chiedere chiarimenti sulla soluzione ottimale per il recupero del credito Irpef».
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