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Torna indietro    da "IL SOLE 24 ORE" del 16/06/2009

Dall'Inps Cassa in deroga veloce
Prende forma la rete informatica voluta dalle recenti norme emanate in materia di ammortizzatori in deroga. Aziende, Inps e Regioni dovranno interagire telematicamente al fine di consentire l'accesso agli strumenti a salvaguardia del reddito. Con il messaggio 13613 di ieri, l'Istituto di previdenza comunica le modalità operative a cui dovranno attenersi i datori di lavoro che intendono avvalersi degli aiuti messi a disposizione dallo Stato. L'Inps ribadisce che tutte le comunicazioni dovranno essere telematiche, per consentire una veloce erogazione delle prestazioni ai lavoratori. L'iter procedurale a regime consente alle aziende interessate di trasmettere la domanda di integrazione salariale in deroga sia all'Inps, sia alla Regione. Nel caso in cui l'impresa chieda l'anticipazione del trattamento (cioè il pagamento diretto da parte dell'Istituto) si può inoltrare l'istanza direttamente all'Inps, per una più veloce definizione del processo.

La procedura di trasmissione del modello di richiesta (modello IG15/Deroga) e dei dati del modello SR41 può essere attivata direttamente dall'azienda o dai consulenti del lavoro accreditati. Si tratta di uno dei servizi online messi a disposizione dall'Istituto nel sito www.inps.it. Nella domanda va compilato il campo «data decreto » inserendo 26 maggio 2009; nel caso in cui la stessa sia già stata presentata alla Regione e si è in attesa di autorizzazione, nel campo «numero decreto » va inserito il codice 04. La domanda va presentata entro 25 giorni dalla fine del periodo di paga in corso nella settimana in cui ha avuto inizio la riduzione o la sospensione dell'orario di lavoro, ridotti a 20 giorni in caso di richiesta di pagamento diretto ai lavoratori.

La preoccupazione dell'Ente di previdenza sembra convergere verso un solo obiettivo: rendere il più agevole possibile la trasmissione telematica, senza dover ricorrere ad altri canali. Viene, infatti, prevista la possibilità di allegare all'istanza un documento (in formato pdf, gif, jpeg) contenente la copia dell'accordo sindacale siglato, indispensabile per procedere all'istruttoria della domanda (in particolare, nei casi di pagamento diretto dell'Inps) e un file in formato xls, con la lista dei beneficiari che può essere prodotto con uno dei programmi disponibili nel sito Internet dell'Istituto. In pratica, il modello SR41 contenente i dati occorrenti per il pagamento diretto, da parte dell'Inps, del trattamento in deroga, è stato completamente informatizzato; in tal modo, l'invio del formato cartaceo è escluso anche per la dichiarazione (resa dal lavoratore) di immediata disponibilità al lavoro o a un percorso di riqualificazione professionale. L'azienda potrà comunicare all'Inps la sottoscrizione della dichiarazione, barrando un apposito campo della domanda oppure allegando, alla stessa, l'immagine scansionata.

La direzione dell'Inps dispone che gli operatori di sede si colleghino quotidianamente al sito per verificare la presenza di istanze. Le domande con richiesta di pagamento diretto da parte dell'Istituto vanno verificate e, in caso di accoglimento, sbloccate immediatamente per consentire l'erogazione della prestazione. Trascorsi quattro mesi e in assenza dell'autorizzazione da parte della Regione, l'Inps bloccherà la corresponsione e provvederà al recupero delle somme. Anche se non è precisato, si presume che ne venga data comunicazione al datore di lavoro visto che - da quel momento in poi - sarà a suo carico la corresponsione della prestazione.

Le domande che non prevedono il pagamento diretto da parte dell'Inps saranno sospese in attesa della relativa autorizzazione regionale.
Le domande cartacee giacenti presso le Regioni saranno automaticamente acquisite nel sistema.


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