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IL SOLE 24 ORE" del
17/06/2009
In rete i «tabulati» del patronato
Il bilancio dell'attività degli istituti di patronato sarà tenuto con procedure informatiche. Lo annuncia il ministero del Lavoro con la circolare 21/2009. Nel frattempo il riscontro delle attività dei patronati da parte degli ispettorati del lavoro «si baserà prevalentemente sul riscontro cartaceo».
La direzione generale per le Politiche previdenziali del ministero assicura, comunque, che presto saranno pronti «i nuovi registri di apertura e chiusura pratiche, unitamente ad appositi modelli di rilevazione statistica». Il sistema informatico renderà più semplice monitorare l'attività dei patronati e gestire il finanziamento commisurato, da quest'anno, all'organizzazione degli uffici, agli sportelli all'estero e all'attività svolta.
A proposito delle prestazioni affidate ai patronati, il decreto 193/2008 individua 95 voci tabellari appartenenti a quattro macro- aree (interventi in materia previdenziale, di danni da lavoro e alla salute, socio-assistenziale e attività all'estero) cui corrisponde un punteggio che va da sei a zero (dalla pensione di inabilità all'assegno per i nuclei familiari con più di tre figli).
Essenziale, per riconoscere al patronato l'attività svolta, è il mandato di assistenza, che ha efficacia per tutto l'iter della pratica, anche quando in gioco ci sono più amministrazioni. La circolare ribadisce quanto già affermato nel decreto: gli interventi «diventano efficaci ai fini del finanziamento » se non sono solo di sollecito. In particolare,l'attività di patrocinio si può articolare in «una fase amministrativa e una fase di contenzioso amministrativo o amministrativo medico-legale». Nella circolare si specifica che gli interventi utili per il finanziamento sono «la domanda originaria;l'intervento successivo che, attraverso un'istruttoria o il completamento della documentazione, contribuisca alla definizione della domanda; la richiesta di riesame; l'opposizione e il ricorso».
Il mandato può essere attivato anche dopo la domanda e il ricorso purché – specifica la circolare – «collegato a un intervento che si rivela necessario ai fini della liquidazione della prestazione, per esempio consegna di documentazione richiesta dall'istituto».
Nel caso in cui il patrocinio comprenda più prestazioni, il punteggio, ai fini della ripartizione delle risorse, verrà attribuito per ogni risultato raggiunto.
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