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Torna indietro    da "IL SOLE 24 ORE" del 02/07/2009

Indennità con il contagocce per le inerzie dei governatori

L'Inps stringe i tempi per il pagamento degli ammortizzatori sociali in deroga. A due settimane circa dal primo messaggio del 15 giugno, l'ente di previdenza, ancora con una nota interna (messaggio n.14651 del 30 giugno), lancia l'allarme: migliaia di lavoratori sono in attesa delle indennità. È stato poi pubblicato sul sito del ministero del Lavoro il decreto interministeriale del 19 maggio scorso sull'accesso all'indennità di disoccupazione per le sospensioni dell'attività lavorativa, conseguenza di crisi aziendale o occupazionale: contrazione di commesse, perdita di clienti, contrazione degli ordini, ma anche ritardati pagamenti oltre 150 giorni in caso di appalti o forniture verso la pubblica amministrazione (legge 2/09). Anche in questo caso, sono interessati i dipendenti di imprese non destinatarie di aiuti «ordinari» (Cigo, Cigs e mobilità).

Sul fronte degli ammortizzatori in deroga, la Direzione centrale prestazioni dell'Istituto chiama a raccolta le sedi periferiche. E lo fa sulla base di alcune considerazioni. La prima: la necessità di liquidare quanto prima, ai lavoratori colpiti dalla crisi, le prestazioni a sostegno del reddito è reale. La seconda: le risorse, gli otto miliardi stanziati dall'accordo del 12 febbraio scorso tra Governo, Regioni e Province, anche. La terza: al pagamento della cassa integrazione in deroga manca solo un tassello. È infatti compito delle regioni dare il via libera alla concessione dell'ammortizzatore in deroga. Ad oggi solo Sardegna, Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Calabria, Toscana e Abruzzo hanno sottoscritto la convenzione con l'Inps. Intanto l'ente è corso ai ripari e ha anticipato alcune mensilità. Procederà poi alla liquidazione delle prestazioni, attingendo in via prioritaria ai residui dei decreti di Cigs in deroga degli anni passati, che saranno resi noti il 6 luglio. Le risorse saranno attinte per il 70% da un Fondo nazionale e per il 30% dai Fondi regionali. Per quanto riguarda le prestazioni dal 1°gennaio al 30 aprile 2009, saranno al 100% a carico del Fondo nazionale, dal momento che gli accordi con le Regioni decorrono, comunque, dal 1°maggio 2009.

Una volta superata la fase iniziale e sottoscritte tutte le convenzioni Inps-Regioni, prenderà avvio la fase due, con una procedura telematica che provvederà a regolare il flusso delle informazioni tra aziende, Inps, Regioni e ancora Inps. I flussi regolamenteranno sia l'ipotesi di richiesta di anticipazione di Cig in deroga all'Inps da parte delle aziende sia le richieste di Cig in deroga alle Regioni da parte delle imprese. In entrambi i casi, serve un provvedimento autorizzativo (successivo all'anticipazione o precedente alla liquidazione) della Regione, che deve costituire presso l'ente di previdenza una riserva finanziaria trimestrale pari al 30% dell'importo di sostegno al reddito.


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