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Torna indietro    da "IL SOLE 24 ORE" del 12/07/2009

Gli aiuti al lavoro guidano l'agenda dei ministeri
Su tredici decreti ministeriali che attueranno le misure del Dl anti-crisi, ora in discussione alla Camera, 10 non hanno una data entro cui essere emanati. Fanno eccezione due decreti del ministero del Lavoro (il primo dovrà potenziare gli ammortizzatori sociali, con il secondo dovrà essere nominata la commissione che si occuperà di rivedere le tabelle sull'invalidità civile) e uno del ministero dello Sviluppo economico diretto a contrastare il caro-bollette per famiglie e imprese.

Sostegno all'occupazione
Uno dei primi decreti in ordine di tempo è quello che tutela chi è a rischio occupazione, più precisamente incentiva «la conservazione e la valorizzazione del capitale umano delle imprese». Entro 30 giorni dall'entrata in vigore della manovra estiva il ministero del Lavoro, di concerto con l'Economia, emana il provvedimento che disciplina l'attuazione degli incentivi sperimentali per il 2009 e il 2010 (40 milioni il primo anno, 80 il secondo). I cassintegrati possono essere così usati dall'impresa per progetti di formazione e riqualificazione: chi è inserito in questi progetti ha diritto alla differenza tra sussidio e salario. L'inserimento dei lavoratori può avvenire in base a un accordo tra ministero e parti sociali. Con l'altro decreto per cui è fissata la stessa scadenza (30 giorni dall'entrata in vigore), il ministro Maurizio Sacconi nomina la commissione che si occuperà di aggiornare le tabelle con le percentuali di invalidità civile ( senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica). Non sono invece fissati i termini per i decreti che aumentano del 20% per il 2009 e 2010 l'integrazione del salario per i contratti di solidarietà. Né per il decreto che trasferisce l'incentivo dell'Inps previsto per il datore che assume, senza essere obbligato, lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali in deroga agli stessi lavoratori che intraprendono un'attività autonoma.

Costi dell'energia
Claudio Scajola, ministro dello Sviluppo economico, dovrà emanare, su proposta dell'Authority per l'energia, entro 40 giorni dall'entrata in vigore della manovra, un decreto che contrasti il caro bollette. L'aiuto a famiglie e imprese si realizza vincolando i fornitori a offrire in vendita una quota di gas naturale a condizioni concorrenziali e non discriminatorie. Scajola, sempre su proposta dell'Authority, è chiamato anche a fissare il prezzo da riconoscere alle aziende che vendono gas.

Fisco e Pa
Ci sono poi sette decreti del ministero dell'Economia per cui non è fissata una scadenza. Riguardano, tra le altre cose, l'aumento del tetto delle compensazioni tra debiti e crediti da 500mila a 700mila euro (non si tratta di obbligo ma di facoltà) e l'assegnazione dei tetti di spesa per le pubbliche amministrazioni. Un decreto ministeriale disciplinerà l'attività della Cassa depositi e prestiti che, al servizio di Sace (la società per l'internazionalizzazione delle imprese), dovrà avviare il sistema export banca).


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