
da "
IL SOLE 24 ORE" del
18/07/2009
Torna la norma taglia-statali
Diventa più facile mandare in pensione gli statali, medici in primis: per il triennio 2009-2011 l'uscita sarà automatica una volta reggiunto il tetto dei 40 anni di anzianità in cui per la prima volta saranno compresi anche i contributi "figurativi" e quelli legati a riscatti di laurea o servizio militare. Non mancano le eccezioni a questa sorta di "rottamazione", già presentata nelle scorse settimane e poi bloccata: primari, magistrati e professori universitari sono salvi. Attualmente le misure inserite nella riforma Brunetta prevedono l'uscita con 40 anni di contributi esclusivamente legati agli anni servizio svolti. A innescare il cambiamento di rotta è uno degli emendamenti al decreto anti crisi sulla manovra estiva approvati dalle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, che hanno anche dato il via ad alcune novità sui giochi. A cominciare dalla sanatoria per i concessionari delle new slot e dalla nascita di un nuovo Bingo da 100 numeri.
Via libera anche a una mini colpo di spugna per quanti causino un «danno erariale» a un ente pubblico senza che comporti un effetto diretto sul bilancio dell'ente: la Corte dei conti può intervenire solo se c'è «effettivo depauperamento finanziario o patrimoniale ». Tutti gli altri nodi, dagli sgravi sugli aumenti di capitale delle imprese, all'estensione della Tremonti ter fino alla rivisitazione della tassazione sulle plusvalenze delle riserve auree (per le quali si profila un tetto di 300 milioni e il via libera preventivo di Tesoro e Bankitalia) sono stati rinviati a lunedì, ultimo giorno a disposizione delle commissioni per votare il testo prima del suo approdo in Aula martedì. Rinuncia quasi certa invece alle novità sulla liberalizzazione dei servizi pubblici locali, che, lascia intendere il ministro Roberto Calderoli, potrebbero essere assorbite nei prossimi giorni dal nuovo codice delle autonomie locali.
Anche ieri in Commissione i lavori sono proceduti a rilento con un solo articolo approvato per intero, quello sui giochi. A questo punto è probabile che la commissione non riesca a votare tutto l'articolato. Resta quindi dacapire se i correttivi più attesi vedranno la luce lunedì o se saranno assorbiti, a dispetto degli auspici del presidente della Camera nel maxiemendamento su cui il governo porrà la fiducia.
Il Pd definisce ridicolo quanto sta accadendo e attacca l'emendamento sulla rottamazione dei medici chiedendo di cassarla. È scontro anche su un correttivo, per ora accantonato, del presidente della commissione Affari Costituzionali, Donato Bruno, che il Pd già definisce «un cappio al collo alla Corte dei Conti» perché dà al Parlamento la competenza esclusiva sul controllo della gestione economico-finanziaria dell'istituto.Nel mirino dell'opposizione pure un ritocco che toglierebbe la soglia obbligatoria per il pensionamento dei direttori generali degli enti previdenziali, che potrebbero così restare in carica anche oltre ai limiti attuali. Il clima, insomma, resta incandescente.
Tornando agli statali, la "rottamazione" riguarda tutte le amministrazioni tra cui la scuola, le aziende ad ordinamento autonomo, le regioni, le province, i comuni, le Comunità montane, le istituzioni universitarie, gli enti pubblici non economici, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale. Sul fronte dei giochi, con la sanatoria i concessionari delle new slot potranno regolarizzare quanto dovuto per il prelievo erariale unico (e non pagato fra il 2004 e il 2007) dilazionando i versamenti. Quanto al Bingo, con le estrazioni fino a 100 numeri si vincerà di più: almeno il 70% delle somme giocate (attualmente è il 58%) sarà destinato al montepremi di ogni partita. Arrivano poi più risorse peri vigili del fuoco, a partire da quelli impegnati in Abruzzo, e per lo sport. È poi allo studio un pacchetto di fondi ad hoc ( 50 milioni) per le cure palliative.
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