Ente di Patronato e di Assistenza Sociale
Via Giovanni Giolitti, 212/C - 00185 Roma
Tel. 06.4818918 - Fax 06.48976812 - [email protected]
Numero Verde 800 029661

 I Vostri diritti sono i Nostri doveri!

»Home »News
»Chi siamo »link utili
»Attività »Cookie Policy
»Privacy Notice
WISTLEBLOWING Amministrazione Trasparente
sabato 3 maggio 2025    Italiano Francese English Spagnolo Tedesco
x-CHIUDI
Indietro  Stampa  Stampa PDF    A | A | A |
Torna indietro    da "IL SOLE 24 ORE" del 04/09/2009

Con visto turistico istanza all'Interno
Anche il permesso per ricongiungimento familiare o per ingresso al seguito del lavoratore e per motivi umanitari consente il lavoro subordinato. Lo stesso vale per l'integrazione del minore che si trovi nelle condizioni previste dall'articolo 32 del Testo unico (minori stranieri non accompagnati ammessi a progetti d'integrazione sociale e civile gestiti da enti pubblici o privati con rappresentanza nazionale) e per i quali il Comitato per i minori stranieri abbia espresso parere favorevole. In tutti questi casi, quindi, il lavoratore domestico in nero sarà regolarizzato presso l'Inps.

Il permesso di soggiorno per studio consente il lavoro subordinato, ma solo a part-time per un massimo di 20 ore settimanali, anche cumulabili per 52 settimane, nel rispetto del tetto massimo di 1.040 ore annue. Si prenda l'ipotesi di un extracomunitario con un rapporto di lavoro subordinato irregolare per 15 ore settimanali. La domanda, come conferma la Faq n. 3 della Fondazione studi, va presentata all'Inps. Il lavoratore, una volta sanata la propria posizione, avrà le stesse possibilità che aveva in precedenza di chiedere, alla scadenza del permesso per motivi di studio, la sua conversione in uno per lavoro subordinato.

Per regolarizzare una prestazione di lavoro per un numero di ore superiore a 20 settimanali, invece, la domanda di emersione deve essere presentata allo sportello unico.

Per i permessi di lavoro stagionale, invece, l'autorizzazione al lavoro contempla un impiego di natura provvisoria e al termine del rapporto lavorativo il cittadino straniero non può rimanere sul territorio nazionale, ma deve rientrare nel suo paese per poi acquisire il diritto di precedenza l'anno successivo per ragioni di lavoro stagionale. Solo dopo due anni consecutivi di lavoro stagionale, nel rispetto dei vincoli di regolarità e solo nell'ambito dei flussi, potrà ottenere la conversione del permesso a tempo indeterminato o determinato. Se il lavoratore con permesso stagionale non è rientrato nel suo paese o ha svolto lavoro domestico irregolare, la sanatoria segue il canale dell'Interno.

Con i permessi per motivi di turismo, per cure mediche e per motivi religiosi non è possibile svolgere lavoro subordinato. Anche il datore di un lavoratore che si trovi in possesso di questi documenti dovrà attivare la procedura ministeriale.

Infine, ricordiamo che tutti i cittadini extraUe possono entrare in Italia per visite, affari, turismo e studio, presentando il passaporto e, nei casi in cui è richiesto, il visto. A chi è presente per turismo non è consentito alcun lavoro, ma è ipotesi frequente l'utilizzo di questa forma per svolgere attività domestica. Si tratta certamente di posizione irregolare che dovrà essere sanata con la procedura telematica del ministero dell'Interno.

Un discorso a parte merita la carta di soggiorno (permesso Ce per soggiornanti di lungo periodo): questo titolo, ottenuto dopo cinque anni di permanenza regolare in Italia, è a tempo indeterminato e consente di svolgere attività lavorativa in qualsiasi forma. Un eventuale lavoro in nero sarà regolarizzato con procedura Inps.

Si tratta anche di uno dei due casi, assieme alla carta di soggiorno in quanto familiare del cittadino comunitario, in cui il titolare del permesso può anche essere datore di lavoro abilitato a sanare la posizione dei propri dipendenti anche extracomunitari.


Ascolta Ascolta questo testo: (voce maschile) | (voce femminile)
ATTENZIONE! Essendo una versione beta, questo lettore
potrebbe non funzionare correttamente con alcune news


FNA Il Patronato EPAS è un servizio della FNA - Federazione Nazionale Agricoltura