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Il meccanismo è quello annunciato e parte dalla creazione di una corsia preferenziale per gli insegnanti rimasti senza lavoro. L'articolo 16 del provvedimento impone, solo per quest'anno, alle amministrazioni scolastiche di assegnare le supplenze temporanee «con precedenza assoluta» e «a prescindere dall'inserimento nelle graduatorie d'istituto » al personale che 12 mesi fa era titolare di «un contratto a tempo determinato o fino al termine delle attività didattiche» e quest'anno è rimasto privo di cattedra. In attesa delle chiamate dei presidi, i diretti interessati fruiranno per otto mesi ( 12 se ultacinquantenni) dell'indennità di disoccupazione, pari al 60% della retribuzione. Il sussidio sarà erogato in via automatica dall'Inps che già possiede una banca dati aggiornata con i nominativi dei docenti rimasti senza lavoro. L'assegno verrà sospeso durante il periodo di occupazione per poi riprendere alla scadenza della supplenza.
Inoltre il ministero dell'Istruzione potrà sottoscrivere intese con le regioni (che però ieri hanno chiesto di impostare una trattativa unica in sede di Conferenza stato-regioni, ndr), della durata di tre mesi prorogabili a otto, per utilizzare i precari in «attività di carattere straordinario, anche ai fini dell'adempimento dell'obbligo di istruzione». Nell'illustrare l'intervento, la titolare dell'Istruzione Mariastella Gelmini ha parlato di «impegno mantenuto» da parte del governo e ha quantificato in 12-13mila il possibile "bacino d'utenza". Assicurando che «per il prossimo anno questo tipo di problema non ci sarà».