
da "
REDAZIONE EPAS" del
05/10/2009
Apcom - 2 ottobre
Sono oltre 136 mila i buoni lavoro - introdotti dall'Inps e dal Ministero del Lavoro - venduti in Emilia-Romagna da dicembre 2008 ad oggi; il 12% dei circa 22 milioni di euro raccolti a livello nazionale. L'Emilia è la seconda regione in Italia anche per numero di domande di riscatto della laurea (+144% rispetto al 2007) e anche per il numero delle pensioni erogate. Crescono le indennità di maternità, ancora pochi i padri che ne fanno richiesta: il 48% circa si trova nella provincia di Bologna. Il nuovo sistema di pagamento per il lavoro occasionale accessorio è stato utilizzato nel 2009 prevalentemente nel settore agricolo (in particolare per la vendemmia e per la raccolta di frutta) e in quello servizi e turismo, per giovani studenti, lavoratori occasionali, alcune volte alla loro prima esperienza, casalinghe, pensionati e cassa integrati. Al 30 settembre in Emilia-Romagna risultano venduti 91.425 buoni del valore di 10 euro, 37.909 buoni del valore di 50 euro e 6.933 buoni da 20 euro. Secondo i dati raccolti dall'Inps, sono 3.367 le domande di riscatto della laurea accolte in Emilia-Romagna nel 2008 (+144% rispetto all'anno precedente): con il 13,2% sul totale di domande, è la seconda regione per numero di richieste accolte dopo la Lombardia. L'Istituto di previdenza segnala, inoltre, che circa il 21% della popolazione emiliano-romagnola, nel 2008 ha beneficiato di una pensione di vecchiaia. L'Emilia-Romagna si attesta quindi al secondo posto nel ranking delle Regioni con la maggior percentuale di pensionati. Nel 2008 in Emilia-Romagna l'Inps ha erogato 28.398 indennità di maternità obbligatoria (+1,5% rispetto al 2007) e 25.111 di maternità facoltativa (+3,4% rispetto al 2007); in quest'ultimo caso il 7,5% dei beneficiari (1.895 persone) è rappresentato dai padri. Il 48,1% dei papà che ne ha usufruito in Emilia Romagna risiede a Bologna, il restante 51,9% è distribuito nelle altre provincie emiliane. Secondo gli ultimi dati a disposizione, in Emilia-Romagna i lavoratori domestici con almeno un contributo previdenziale sono 53.292, uno ogni 79 abitanti, l'8,9% del totale dei lavoratori di questo settore. Piú di 45mila sono stranieri, il 70,8% dei quali proviene dall'Est Europa (+60,5% rispetto al 2006). A seguire Filippini (8,5%) ed altri extracomunitari dell'Asia Orientale (5,8%). Colf e badanti sono prevalentemente donne (47.731) adulte (41-60 anni, il 58,8% circa del totale delle donne impiegate), immigrate (il 83,7% del totale delle donne) provenienti dall'Est Europa (il 64,6% circa del totale delle donne). I maschi sono 5.561. Nella quasi totalità si tratta di stranieri (il 93,8%). I lavoratori domestici maschi sono piú giovani delle colleghe; hanno prevalentemente un'età compresa tra i 26 e i 40 anni (il 51,3% del totale dei lavoratori domestici maschi) e provengono soprattutto dall'Asia Orientale (il 26,7%) e dall'Est Europa (20,7%).
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