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Torna indietro    da "REDAZIONE EPAS" del 15/10/2009

UNIONE EUROPEA: aumentare l'età pensionabile
La Commissione Europea, nel quadro delle riforme necessarie per il risanamento dei bilanci pubblici, preme per alzare l'età pensionabile in linea con l'aumento delle aspettative di vita nell'Unione europea. E' questo l'invito rivolto dagli uffici del commissario per gli Affari economici Joaquin Almunia agli Stati membri nel rapporto sulla sostenibilità dei conti pubblici. Visto che la gente vive di più appare auspicabile secondo la Commissione Europea, un aumento dell’età pensionabile che possa contribuire ad aumentare la popolazione attiva e a rallentare la decelerazione nella produzione. Considerando che, l’estensione dell’attività lavorativa aggiunto al rispettivo accumulo di diritti pensionistici potrebbe avere un impatto positivo sullo stesso reddito dei pensionati. Secondo l’organo comunitario, l'Italia, rientra tra i paesi 'a rischio medio' che ha una situazione "insostenibile" anche senza il problema della spesa pensionistica per via del debito altissimo, tanto che, secondo Bruxelles, appena la crisi sarà finita, occorrerà avviare un rapido risanamento dei conti pubblici. Il ministro Tremonti, ha commentato che, "L'Italia è assolutamente a medio rischio", aggiungendo: "Ci sono lanci di agenzie che dicono: Europa conti pubblici a rischio. E' una sintesi enfatica".  La Commissione, sottolinea che per l'Italia "Il problema principale resta quello del debito, "ben al di sopra della media europea e del tetto del 60% fissato dai parametri di Maastricht, il che pone significativi rischi per la sostenibilità a lungo termine dei conti pubblici". In merito al sistema previdenziale italiano, resta alta la polemica. Sull'aumento della spesa pensionistica si e' soffermata la Ragioneria generale dello Stato che nella sua relazione sulla stima del fabbisogno di cassa al 31 marzo 2009 ha sottolineato come per il solo Inps le spese per pensioni siano aumentate nel primo trimestre del 4,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Per il complesso degli enti previdenziali, a causa della riduzione delle entrate e l'aumento delle uscite, i trasferimenti correnti da settore statale sono cresciuti del 37% passando dai 13.152 milioni di euro dei primi tre mesi del 2008 a 18.050 nel primo trimestre 2009. Il peggioramento complessivo di 4.898 milioni di euro e' dovuto principalmente all'Inps (fabbisogno aumentato di 3.130 milioni) e all'Inpdap (fabbisogno aumentato di 1.180 milioni). L'ipotesi di collegare le pensioni alla dinamica delle retribuzioni avanzata dal Governatore della Banca d'Italia Mario Draghi e' stata definita 'una bella ipotesi che costa molto' dal ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi: 'E non ho capito - ha aggiunto - come si copre questa spesa molto maggiore'. Inoltre, il Ministro ha affermato che l’adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita sarà gradualmente avviato dal 2015 e non potrà essere anticipato, altrimenti potrebbe determinare “un andamento sinusoidale”. Il presidente della Confindustria Emma Marcegaglia ha chiesto di ‘'riflettere sulle pensioni ma di guardare anche alla sanita.. e, in generale, alla spesa pubblica improduttiva che in questo Paese e' ancora troppo forte”. Oggi - ha aggiunto - credo l'attenzione vada posta molto anche sulla sanita'. Abbiamo intere regioni del mezzogiorno che sono in disavanzo strutturale'.
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