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IL SOLE 24 ORE" del
31/10/2009
Il falso certificato medico è causa di licenziamento
La riforma del pubblico impiego targata Brunetta è il Dlgs 150/2009. Il testo è stato firmato nei giorni scorsi dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e sarà pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale. Ora parte la fase applicativa nelle amministrazioni dello stato e negli uffici pubblici degli enti locali. La prima tappa, che parte subito da metà novembre esauriti i 15 giorni di vacatio, è quella del nuovo codice disciplinare, che la riforma riporta in ambito legislativo ed è immediatamente esecutiva. La riscrittura delle regole di comportamento per il pubblico impiego inaspriscono degli illeciti già presenti negli attuali contratti collettivi, e introducono nuove sanzioni per nuove fattispecie. La punizione più grave, quella del licenziamento, scatterà con quattro giorni di assenza dal servizio senza giustificazione, e per chi produrrà documenti o certificati medici falsi e per chi rifiuterà un trasferimento disposto per motivate esigenze d'ufficio. In questi casi la sanzione è automatica, nel senso che le norme non lasciano alcun margine di discrezinalità agli uffici che si occupano del procedimento disciplinare. Addio al posto di lavoro anche per i dipendenti che, per due anni consecutivi, si macchieranno di un «rendimento insufficiente» causato dalla violazione di obblighi connessi al loro ufficio. La pubblicazione della riforma in Gazzetta fa scattare anche le procedure per introdurre le nuove regole di meritocrazia negli uffici. In questo capitolo il pilastro è rappresentato dalle tre «fasce di merito» in cui sarà diviso tutto il personale dirigente e dipendente, e che determineranno l'entità del salario accessorio in busta paga. La metà delle risorse dei premi sarà destinata al 25% del personale, quello che avrà ottenuto i "voti" migliori, e l'altra metà andrà in tasca al 50% di dipendenti che si attesteranno in fascia media. L'ultimo quarto, con le pagelle meno brillanti, non otterrà premi. Gli enti locali hanno tempo fino al 2010 per far entrare nei propri uffici la loro declinazione della meritocrazia, più morbida grazie alle deroghe previste dalla legge. L'entrata in vigore del decreto fa scattare anche il countdown per due importanti organismi. La nuova commissione nazionale per la valutazione e la trasparenza nella pubblica amministrazione e il rinnovo dei vertici Aran, l'agenzia negoziale per il pubblico impiego. Per la formazione di entrambi ci sono 30 giorni di tempo a partire dall'entrata in vigore della riforma.
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