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Torna indietro    da "IL SOLE 24 ORE" del 04/11/2009

Al traguardo le correzioni al decreto 231
Per associazioni di categoria di imprenditori e commercianti, Caf e patronati (quando svolgono attività in materia di contabilità e tributi) scatta l'obbligo di mettere in campo i controlli antiriciclaggio. Nessun obbligo invece di adeguata verifica né di registrazione per i professionisti che redigono e trasmettono le dichiarazioni derivanti da obblighi fiscali. Sono alcune delle novità contenute nel decreto legislativo 151/09 sull'antiriciclaggio, «correttivo» al decreto 231/07, pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» n. 256 del 3 novembre e in vigore da oggi.
In base al decreto, non devono eseguire l'adeguata verifica, né registrare la clientela e neppure segnalare operazioni sospette i professionisti che compongono gli organi di controllo comunque denominati (collegi sindacali, di sorveglianza eccetera). Gli Ordini devono monitorare le violazioni degli obblighi antiriciclaggio dei loro associati, ma solo nell'esercizio delleloro funzioni istituzionali. Infine, sul rispetto degli obblighi antiriciclaggio da parte dei revisori contabili vigila il nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza.

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