Ente di Patronato e di Assistenza Sociale
Via Giovanni Giolitti, 212/C - 00185 Roma
Tel. 06.4818918 - Fax 06.48976812 - [email protected]
Numero Verde 800 029661

 I Vostri diritti sono i Nostri doveri!

»Home »News
»Chi siamo »link utili
»Attività »Cookie Policy
»Privacy Notice
WISTLEBLOWING Amministrazione Trasparente
domenica 4 maggio 2025    Italiano Francese English Spagnolo Tedesco
x-CHIUDI
Indietro  Stampa  Stampa PDF    A | A | A |
Torna indietro    da "IL SOLE 24 ORE" del 14/11/2009

I voucher presto in tabaccheria
Chi ha bisogno di una baby sitter, lezioni private, una colf o un giardiniere (ma solo occasionalmente) e non vuole pagarli in nero potrà presto comprare i buoni anche dal tabaccaio non solo all'Inps. «Per favorire un'ulteriore diffusione del prodotto - dice il presidente dell'Inps - è in programma una sperimentazione con i tabaccai associati alla Fit, che garantiscono oltre cinquemila punti vendita nel paese». La sperimentazione parte in Lombardia, a fine anno dovrebbe essere operativa in tutta il paese. Il sistema-voucher in vigore dal 1°agosto 2008 è semplice: il datore compra il buono e paga il lavoratore che poi riscuote quanto dovuto alla posta. Un sistema che adesso sembra avere gran successo: secondo l'Inps negli ultimi due mesi è stato venduto circa un milione di buoni lavoro da 10, 20 e 50 euro. Si sono così superati i tre milioni di voucher venduti in poco più di un anno (2,5 milioni cartacei, il resto acquistati via email sul sito www.inps.it o chiamando il numero verde 803164). Un successo che secondo i calcoli Inps equivale a 30 milioni di euro emersi dal mercato del lavoro nero. Adesso, l'accelerazione: rispetto all'ultima rilevazione c'è un aumento dell'80% su base mensile. Soddisfatto il ministro del Lavoro: «Con la vendita nelle tabaccherie confidiamo di promuovere un ulteriore impulso all'uso di uno strumento che consente l'emersione e l'agevole regolarizzazzione di spezzoni lavorativi altrimenti, per definizione, irregolari. Le maggiori potenzialità, oltre che in agricoltura, si evidenzieranno probabilmente nel Mezzogiorno e nei servizi di cura alla persona». Il buono-tipo di 10 euro, applicato soprattutto per la vendemmia, è composto da 7,50 euro di retribuzione e 2,50 euro di contributi divisi più o meno a metà tra Inps e Inail. I lavoratori pagati così sono circa di 45mila (il 73,2% uomini, il 26,8% donne). I voucher telematici sono invece accreditati al lavoratore su una carta magnetica, che il lavoratore può utilizzare per riscuotere il corrispettivo presso uffici postali o attraverso sportelli bancomat. L'Inps fornisce anche la classifica delle regioni dove i buoni sono più diffusi: al primo posto c'è il Veneto che totalizza il 20% circa del totale (605mila buoni); seguono l'Emilia Romagna, con quasi il 12%, il Piemonte al 10%, la Toscana e il Friuli Venezia Giulia.
Ascolta Ascolta questo testo: (voce maschile) | (voce femminile)
ATTENZIONE! Essendo una versione beta, questo lettore
potrebbe non funzionare correttamente con alcune news


FNA Il Patronato EPAS è un servizio della FNA - Federazione Nazionale Agricoltura