“Il Conto Annuale della Ragioneria Generale dello Stato, autentico specchio che riflette la realtà lavorativa attuale del nostro Paese, rivela, come sempre, delle sorprese importanti, fornendo informazioni e spunti su cui riflettere”. Questo il commento del Presidente del Patronato Epas, Denis Nesci, sull’importanza del quadro delineato dal rapporto della Ragioneria di Stato relativo al 2008.
Il primo dato che balza all’occhio è l’aumento del numero degli statali impiegati a tempo indeterminato, cresciuti di novemila unità: si tratta di un dato importante per un Paese come il nostro, afflitto da problemi occupazionali aggravati dalla crisi che ha colpito le economie di tutti i Paesi. Altro dato importante è l’innalzamento dell’età anagrafica, poiché l’età media di questi lavoratori è di 47,5 anni, contro i 46,7 anni di media del 2007. Altra informazione significativa è l’individuazione della Regione col maggior numero di impiegati, cioè la Lombardia, che “ospita” il 12,56% degli statali, precedendo Lazio, Campania e Sicilia; gli impiegati all’Estero rappresentano una piccola percentuale, pari allo 0,26.
Dati importanti, anche se forse più facili da immaginare, riguardano il fatto che il numero di donne impiegate nella Pubblica Amministrazione è superiore a quello degli uomini, così come quello degli impiegati del Nord ( 34,34% ) rispetto a quelli di Sud e Isole (33,85%) e del Centro (31,55%). Scendendo un po’ più nel particolare, rimane stabile il numero degli interinali, mentre diminuisce il personale di polizia, scuola e sociale, mentre cresce quello del servizio sanitario nazionale. Infine, da sottolineare il calo delle assenze per malattia, scese dai 12,2 giorni del 2007 ai 10,6 giorni del 2008.