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Torna indietro    da "IL SOLE 24 ORE" del 16/12/2009

Assegno Cig dall'Inps nelle aziende in difficoltà
Ossigeno per le imprese. Da una parte l'Inps apre alle aziende che, travolte dalla crisi, si trovano ad affrontare una situazione di carenza di liquidità. Da ieri, secondo quanto dispone il messaggio 29223, l'Istituto ha la possibilità di pagare direttamente la Cigo (Cassa integrazione guadagni ordinaria) all'impresa che si trova in questa situazione. E il datore di lavoro non è costretto ad anticipare la somma. Dall'altra, è stato pubblicato il decreto del ministero del lavoro 47385 dell'8 ottobre 2009 che disciplina i criteri e la procedura per la concessione del trattamento di integrazione salariale straordinario in favore dei dipendenti delle imprese editrici o stampatrici di giornali quotidiani, periodici e agenzie di stampa a diffusione nazionale.
Di regola è l'imprenditore a inoltrare alla sede provinciale Inps la richiesta d'integrazione salariale, che è concessa per un massimo di 13 settimane. L'Inps notifica all'azienda che la domanda è stata accolta e il datore di lavoro anticipa la somma. In un secondo momento scatta il rimborso da parte dell'ente di previdenza.

Aziende in crisi di liquidità
Già con un messaggio del 2005 (n. 33735) l'Istituto ha previsto che i responsabili delle sedi possano autorizzare il pagamento diretto delle prestazioni di integrazione salariale ordinaria. E ciò in via eccezionale, per casi ben determinati: l'azienda che beneficia del trattamento, ad esempio, è sottoposta a procedure concorsuali (fallimento) o vive una crisi finanziaria. Con il messaggio di ieri,l'Inps fa un passo ulteriore verso le aziende in difficoltà: tenuto conto del periodo di crisi che sta attraversando il sistema produttivo italiano e, soprattutto,dell'aumento delle richieste di pagamento diretto avanzate dalle imprese autorizzate a un periodo di cassa integrazione ordinaria, l'Istituto ritiene,«in via eccezionale », che sia opportuno autorizzare il pagamento diretto di fronte a un'azienda che affronta una fase di carenza di liquidità. In ogni caso, le imprese che intendono ricorrere a questa ulteriore agevolazione hanno l'obbligo di presentare una relazione dettagliata. Il documento, che deve essere elaborato dal legale rappresentante, ha la funzione di provare, sulla base di elementi obiettivi, l'esistenza di una reale situazione di difficoltà. Le sedi sul territorio devono controllare, caso per caso, che, da parte dell'azienda ammessa al pagamento diretto, non ci siano conguagli. Più in generale, l'Inps ha l'obbligo di "memorizzare" tutte le aziende che sono ammesse a questo beneficio.

Sostegno all'editoria
Non solo misure a sostegno di imprese in crisi di liquidità. Sono semplificate le procedure ammnistrative, con conseguente riordino dei criteri, per l'accesso al trattamento di integrazione salariale straordinario a favore dei lavoratori dipendenti di aziende che appartengono al settore dell'editoria. È stato infatti pubblicato il decreto del ministero del Lavoro n. 47385 dell'8 ottobre 2009. Sono interessate le imprese editrici o stampatrici di giornali quotidiani, periodici e delle agenzie di stampa a diffusione nazionale, indicate dalla legge 416/81 e successive modifiche. In particolare, possono beneficiare della Cigs i lavoratori poligrafici (con esclusione dei dirigenti), i giornalisti professionisti, i pubblicisti e i praticanti. Tra i diversi criteri che determinano l'approvazione delle istanze di concessione del trattamento di integrazione salariale, la predisposizione da parte dell'azienda interessata di un piano di risanamento, con l'indicazione delle iniziative intraprese e da mettere in campo per superare la crisi. La situazione di crisi può essere valutata anche in base al calo delle vendite, alla contrazione degli investimenti pubblicitari o alla diminuzione dell'attività produttiva. Il decreto ministeriale autorizza il pagamento diretto del trattamento di integrazione salariale.

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