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“La lotta alla crisi richiede un grandissimo dispiego di energie di tutte le parti sociali. Ognuno deve dare il proprio contributo, e indubbiamente -dice Denis Nesci, Presidente Nazionale del’Epas- occorre intervenire con decisione anche in ambito legislativo per tutelare tutti i lavoratori, in ogni settore”. Il pensiero del Presidente Nesci racchiude sicuramente la volontà, da parte del Patronato, di farsi portavoce dei diritti dei lavoratori, specialmente di quelli maggiormente in difficoltà.
Da Bologna il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, annuncia novità molto rilevanti nel settore occupazionale, messo a ferro e fuoco dalla crisi globale. Per aprile infatti, successivamente alle elezioni regionali, è previsto l’arrivo di un disegno di legge delega con alla base lo Statuto dei lavoratori comprendente la tanto attesa riforma degli ammortizzatori sociali; il nuovo sistema punterà sull’estensione di cassa integrazione e indennità di occupazione. Si tratta di interventi significativi, tesi a delineare un quadro normativo moderno e in grado di fronteggiare i problemi che affliggono il mondo del lavoro. I punti cardine sono dunque riconducibili all’indennità di disoccupazione su base generalizzata e su una cassa integrazione vista come uno strumento integrativo rivolto soprattutto a conservare il rapporto di lavoro quando le ore lavorate o il volume della produzione possono ridursi. Altro tassello importante e innovativo sarà la messa in discussione dell’assunto che la formazione debba essere separata dall’impresa: il ministro infatti si è detto convinto sia possibile, oltre che auspicabile, una forte sussidiarietà delle parti sociali.
L’intervento delle istituzioni appare più che mai opportuno per affrontare gli strascichi della crisi che ancora affliggono gli italiani, considerando anche l’allarmante situazione illustrata da Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia, il quale ha sottolineato l’assenza di qualunque forma di tutela per oltre un milione e mezzo di persone. Si spera che i provvedimenti in questione apportino i miglioramenti sperati, in modo da offrire ai lavoratori un periodo più sereno e stabile di quello attuale.