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La risalita dopo l’abisso della crisi è possibile, a patto che si basi su rigore, riforme, difesa dei conti e forza di volontà. Questa in estrema sintesi la ricetta suggerita da Emma Marcegaglia nel suo autorevolissimo ruolo di Presidente di Confindustria, in occasione della manifestazione “Diamo merito al talento”, evento dalla grande forza simbolica tenutosi al Mediolanum Forum di Milano.
“Le parole del Presidente di Confindustria rappresentano un invito deciso a puntare sul lavoro e sul merito per uscire dalle sabbie mobili della recessione- dice Denis Nesci, Presidente Nazionale Epas- un invito che nessuno di noi può disattendere. È necessario l’impegno di tutti per costruire un’Italia che sappia rialzare la china e garantire un futuro a chi trova difficoltà a inserirsi nel mondo del lavoro. È davvero un peccato assistere alla fuga dei nostri giovani, e crediamo che risorse così importanti vadano assolutamente tutelate”.
Le dichiarazioni della Marcegaglia sono state espresse davanti a tanti ragazzi premiati per i risultati scolastici, come a voler lanciare un segnale importante ai lavoratori del domani, a cui è importante trasmettere il messaggio che il merito va premiato, estirpando logiche consolidate un po’ ovunque e che danno la priorità ad altri requisiti rispetto, appunto, a quelli basati sulla meritocrazia. Il Presidente di Confindustria ha invocato la necessità di un’inversione di tendenza netta, capace di far cambiar passo all’economia del nostro Paese, invischiata nella recessione così come il resto del mondo. La base di tutto, secondo Emma Marcegaglia, è la presa di coscienza che sia necessario avere una visione d’insieme, evitando di promuovere provvedimenti singoli per risolvere i problemi: a tal proposito vanno incoraggiate riforme precise, capaci di individuare le linee guida per la crescita economica e di far ripartire le molte aziende che sono già pronte.
La situazione italiana, seppur difficile, appare meno drammatica di quella di tanti altri Paesi, poiché il tessuto imprenditoriale ha tenuto, cercando di mantenere l’occupazione, ricorrendo alla cassa integrazione e non licenziando: in virtù di queste considerazioni ci sono i presupposti per sperare che presto si riesca a vedere la luce di una ripresa autentica. E per il futuro la Marcegaglia annuncia che serve il lavoro di tutti: anche per questo ha annunciato che sono pronte delle proposte su fisco, scuola e pubblica amministrazione, contenute nel documento a 360 gradi chiamato “Italia 2015” che verrà sottoposto all’esame di governo e forze sociali.