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Come tutti i grandi eventi, anche la crisi economica ancora in corso apporterà modifiche sostanziali alla società, specialmente ai settori dell’economia e del lavoro, quelli più direttamente colpiti, tanto che non appare fuori luogo distinguere il periodo pre-crisi da quello che sarà il post-crisi.
“Qualunque idea costruttiva nel promuovere nuove vie per il lavoro vanno accolte con ottimismo ed entusiasmo- è il pensiero di Denis Nesci, Presidente Nazionale del patronato Epas- anche se, molte volte, siamo davanti a proposte che rasentano i confini della fantascienza o che sembrano quasi divertenti provocazioni. Ad ogni modo è bene attivarsi con nuove soluzioni, per cui ben venga chi, utilizzando anche un pizzico di fantasia, sappia suggerire novità in ambito lavorativo”.
Nel futuro della ripresa economica che (si spera) non dovrebbe essere troppo lontano, potremmo assistere a una rivoluzione delle attività e dei ruoli che riguardano il mondo dell’occupazione. Questa eventualità è stata presa in considerazione da illustri studiosi e da diverse istituzioni, che hanno pensato bene di condurre indagini, studi e ricerche sull’argomento, al fine di formulare ipotesi su quelli che potrebbero essere i lavori del domani. Tra chi ha provato a dare delle risposte che appaiono ora improbabili, ma la cui effettiva attendibilità potrà essere verificata solo negli anni a venire, ci sono il dipartimento per l’economia e l’innovazione del governo britannico e il Wall Street Journal. Secondo quanto emerso dagli studi svolti, l’inevitabile ripresa economica si rifletterà un po’ su tutti i settori, tra i quali quelli immobiliare e del credito. Le nuove figure professionali potranno essere guide turistiche spaziali e costruttori di auto volanti, creatori di parti del corpo umano, poliziotti dei mutamenti climatici, consulenti per il benessere della terza età, insegnanti e manager virtuali, agricoltori specializzati nelle coltivazioni sui grattacieli; inoltre, i lavoratori potrebbero essere sempre più alle prese con la flessibilità, tanto da sperimentare una decina di lavori diversi nell’arco della propria carriera.
Le ricerche in questione delineano profili che, attualmente, sembrano suggeriti da qualche romanzo fantascientifico di Philip Dick, ma che potrebbero davvero, un giorno, divenire reali. Soluzioni nuove e già esistenti comunque sono già attive, e iniziano a trovare spazio sul mercato, anche in Italia. Si tratta di lavori specialmente di consulenza che muovono i primi, incerti passi, ma che non è escluso possano crescere e imporsi definitivamente. Praticamente per tutti è necessario disporre di un computer e di una connessione a internet.
Il personal shopper si occupa di acquistare vestiti e scarpe per conto dei clienti, mentre l’home shopper (figura più recente, che proviene dal settore dell’arredamento o del design) provvede a comprare per altre persone articoli per la casa, ovviamente dopo aver effettuato un sopralluogo nell’abitazione interessata. L’interior relooker invece svolge la propria attività di consulenza su internet, servendosi di mail: questo profilo professionale, già parecchio diffuso in Francia, sta prendendo piede anche in Italia, diffondendo il concetto di architettura low cost. Relativamente al settore immobiliare, un ruolo importante potrebbe spettare in un futuro prossimo agli home stager: essi lavorano per rivalutare la casa che deve essere venduta prima che venga effettuata la vendita. La cosa funziona, in quanto molta gente procede all’acquisto dopo aver visionato le foto sul web, conscia del fatto che non deve effettuare altri interventi perché la casa è già stata ristrutturata da esperti, e allo stesso tempo il venditore riesce ad ammortizzare i costi senza esser costretto ad abbassare troppo quello della casa. Infine, c’è il compratore misterioso, o mistery shopper, che deve andare in negozi, ristoranti o centri commerciali per simulare un acquisto, al fine di valutare diversi fattori, quali ad esempio il modo in cui i prodotti vengono esposti, la completezza delle informazioni date ai clienti, la pulizia dei locali, il modo in cui viene tratta la clientela.