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Torna indietro    da "EPAS NOTIZIE" del 25/01/2010

SETTORE AMBIENTALE, CRESCE L'OCCUPAZIONE

L’inversione di tendenza del trend economico è l’evento verso il quale sono protesi gli sforzi dei diversi settori produttivi, impegnati a scacciare i fantasmi di una crisi che, sebbene sembri aver attenuato la sua forza propulsiva, rappresenta ancora uno scoglio molto duro da superare definitivamente. Per riuscire a lasciarsi alle spalle una volta per tutte le enormi difficoltà figlie della recessione globale, è molto importante saper individuare quei settori che, più degli altri, offrono determinate garanzie per l’immediato futuro e che sappiano costruire delle certezze tanto robuste da essere in grado di reggere l’urto di nuovi, possibili rivoluzioni.

Tra i settori più in salute, un posto di rilievo spetta a quello ambientale. A dirlo è un’indagine dell’Isfol, l’Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori, da cui emerge un quadro molto interessante: proteggere l’ambiente aiuta a trovare lavoro. Questo raccontano i dati relativi alla crescita del numero degli occupati nel cosiddetto “green job”, aumentati del 41% in quindici anni (da 263.900 a 372.100), dal 1993 al 2008; inoltre, quasi 3 lavoratori su 4 (precisamente il 73,5%) ha un contratto a tempo indeterminato. Grande successo hanno riscosso i corsi legati a queste attività, basti pensare che i master hanno permesso all’80,6% dei partecipanti di essere impiegati già a distanza di un anno soltanto dalla conclusione del corso stesso. Nell’anno accademico 2007-2008 i master attivati sono stati ben 300, contro i 60 del 1999-2000. L’adesione ai corsi è aumentata considerevolmente al sud, che ha fatto registrate un incremento delle adesioni ai corsi del 29,9% solo nell’ultimo anno. Tra gli occupati, il 68% ha trovato una collocazione rispondente al proprio livello formativo, col 31% che ha trovato un’occupazione nel novero dei lavori intellettuali, scientifici e di elevata specializzazione, il 31,7% che svolge mansioni tecniche e il 5,2% che ricopre ruoli legislativi, imprenditoriali o dirigenziali.

Il Patronato Epas, molto attento allo sviluppo delle tematiche in questione, esprime, per mezzo del suo Presidente Nazionale Denis Nesci, il proprio punto di vista: “Il connubio fra settore ambientale e occupazione fornisce dunque notizie positive, ma tuttavia esistono importanti margini di miglioramento in relazione a determinati aspetti: tra tutti, è necessario creare un raccordo maggiore col territorio e con l’effettivo fabbisogno professionale e formativo a livello locale, per dar vita a figure innovative capaci di fornire risposte efficaci alle richieste del mercato verde, una realtà sempre più in espansione”.

 


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