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Il rilancio del settore edile passa, almeno nelle intenzioni, dalle regole comprese nel Piano Casa, provvedimento attraverso cui l’Esecutivo mira a render possibile l’ampliamento o la ricostruzione di edifici in deroga ai Piani Regolatori locali. Le leggi regionali in materia dunque sono adibite alla regolamentazione del settore, anche se poi, molto spesso, l’incombenza viene “girata” ai Comuni: e proprio le amministrazioni comunali possono concedere permessi per ampliare edifici abitativi esistenti fino al 20% del loro volume o della superficie coperta (se non adibiti a uso abitativo), a patto che vengano rispettati i vincoli storici, architettonici e paesaggistici.
“Riuscire a coniugare il soddisfacimento di bisogni relativi a un bene fondamentale come la casa- dice il Presidente Nazionale dell’Epas, Denis Nesci- alla promozione di misure aventi per oggetto il risparmio energetico è un risultato di grandissimo valore. Siamo convinti che in futuro questa soluzione sarà ritenuta sempre più opportuna, per cui ben vengano incentivi e agevolazioni in tal senso”.
Al momento il Piano Casa non è ancora decollato definitivamente, ma un impulso forte a favore delle ristrutturazioni edilizie è dato dal risparmio energetico. I dati relativi al “filone green” parlano di un boom di domande, in controtendenza appunto coi dati generali relativi all’andamento del mercato immobiliare: il Cresme, Cento ricerche in edilizia e territorio, evidenzia come il 2009 abbia fatto registrare il record delle richieste di agevolazione fiscale per le riqualificazioni edilizie, sotto la spinta di quelle per i contributi per il risparmio energetico. La maggiore efficienza energetica complessiva della casa permette ai privati di ampliare le cubature della propria dimora in modo diverso da una regione all’altra. Molti italiani potranno coronare quello che, come raccontano moltissimi sondaggi, è il loro più grande desiderio in relazione alla casa, vale a dire l’allargamento dell’ambiente abitativo.
La necessità di aiutare l’affermazione del Piano Casa è ben presente nell’ambiente dell’edilizia: la Finco (Federazione industrie, prodotti, impianti e servizi per le costruzioni) propone, a tal fine, di promuovere degli incentivi per consentire alle famiglie di accedere a eco-prestiti a tasso zero finalizzati alla messa in efficienza energetica dell’abitazione e al suo relativo ampliamento. La bontà di tale soluzione è già stata sperimentata in Francia, dove un’iniziativa di questo tipo, lo scorso anno, prevedeva la possibilità di beneficiare di un prestito fino a 30mila euro da restituire in dieci anni.