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Torna indietro    da "EPAS NOTIZIE" del 17/02/2010

CONTINUANO I CONTROLLI INPS

La guerra dichiarata dall’Inps alle numerose irregolarità presenti sul territorio italiano, relativamente alle materie che cadono nello spazio di responsabilità dell’Istituto di previdenza, prosegue lungo la strada dell’inflessibilità e del rigore. Il nuovo sistema di vigilanza, il procedimento amministrativo di verifica, ha lo scopo di regolarizzare aziende incongrue e non coerenti.

L’ondata di controlli in questione è parte integrante della strategia adottata contro il lavoro irregolare e sommerso, la cui efficacia si spera possa essere di lunga gittata portando, per esempio, a modificare i comportamenti aziendali non corretti; gli spunti iniziali saranno forniti dalle analisi degli archivi di cui l’Inps è in possesso, e dovranno portare a risultati come la sistemazione di situazioni anomale, l’accertamento di un credito a favore dell’Inps o un accertamento ispettivo. Verranno dunque sottoposte ad accertamenti diverse aziende, le quali saranno classificate per settore economico e ramo di attività, suddivise in base alle diverse aree geografiche, e, qualora non risultassero in linea con i requisiti di coerenza richiesti, convocate con possibilità di contraddittorio e produzione di altra documentazione. La verifica interesserà anche 120mila liberi professionisti e 450mila soci di aziende senza copertura amministrativa, nonché le società che nel 2007 e 2008 hanno beneficiato di agevolazioni contributive e si sono servite di particolari tipologie di rapporti lavorativi, come ad esempio il part-time.

La massiccia serie di controlli fa parte dell’operazione Poseidone, ed è stata ufficialmente introdotta con la circolare 23 su attività di accertamento e verifica amministrativa. Non sono comunque mancate voci di disapprovazione: gli istituti di previdenza privati hanno rivendicato con decisione il rispetto della propria area di pertinenza per quel che concerne controlli e regolarizzazione dei diversi casi. A tal fine, è stato chiesto al Ministro del Lavoro di assumere un ruolo guida e di organizzare un tavolo di confronto con i responsabili Inps. L’Istituto di Previdenza Sociale poi, allo scopo di promuovere atteggiamenti virtuosi, prevede l’avvio di attività di tutoraggio per 2.800 aziende che hanno denunciato un importo contributivo superiore a 300mila euro.

“L’impegno dell’Inps a favore del rispetto di regole troppo spesso trascurate- commenta Denis Nesci, Presidente Nazionale Epas- è un aspetto fondamentale della lotta alle irregolarità, impegno che dovrebbe riguardare tutti i settori, senza esclusione alcuna. E troviamo giusto premiare coloro i quali, con il proprio lavoro, contribuiscono a mandare un messaggio importante riguardo concetti irrinunciabili come legalità e trasparenza”.


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