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Torna indietro    da "EPAS NOTIZIE" del 10/03/2010

OBIETTIVI ECONOMICI 2010-2012

“Intervenire in maniera rapida e urgente in materia fiscale è una necessità palesata da tutta la classe dirigente italiana- afferma Denis Nesci dalla Presidenza del Patronato Epas- ma è ovvio che la delicatezza dell’argomento, che riguarda tutti i cittadini, impone analisi e riflessioni scrupolose e approfondite, e obbliga gli addetti ai lavori a non cadere nella trappola della superficialità e a non cedere davanti a pressioni sempre più forti. Occorre avere una visione d’insieme lucida, serena e consapevole, poiché solo in questo modo- dice ancora Nesci- sarà possibile apportare le modifiche necessarie a un sistema che appare oggi molto ingarbugliato. Il principio dell’equità fiscale è legato indissolubilmente a quello della lotta all’evasione e alla necessità di far ripartire al più presto il motore dell’economia”.

La politica fiscale del periodo 2010-2012 potrà contare sulla trasformazione dell’atto di indirizzo del ministro dell’Economia in obiettivi concreti: Giulio Tremonti ha infatti stretto il cerchio per quel che concerne le priorità politiche in agenda, ribadendo l’importanza di perseguire i traguardi classici, relativi a temi come la lotta all’evasione e al gioco illecito e la razionalizzazione dell’azione amministrativa, ma anche quelli “nuovi”, come la volontà di impegnarsi allo stesso modo per far sì che gli interventi a favore di individui e famiglie garantiscano determinati risultati.

Divengono quindi improcrastinabili le analisi e il monitoraggio riguardo l’impatto che misure e provvedimenti di varia natura avranno sui cittadini, in termini di sostegno ai nuclei familiari, di accrescimento della capacità d’acquisto, di produttività del lavoro, di riequilibrio della tassazione di impresa a beneficio della competizione globale e di spinta verso l’aggregazione e l’innovazione. Toccherà all’amministrazione tastare il polso alla realtà fiscale del Paese, accertandosi dell’andamento di imposte, tasse e tributi locali, con particolare attenzione per la fiscalità immobiliare; la dimensione internazionale verrà accuratamente analizzata, attraverso l’intensificazione delle attività di controllo verso gli italiani che risiedono in maniera stabile oltre i confini del nostro Paese, specialmente nei confronti dei soggetti societari la cui sede (o quella di società controllate o collegate) si trovi in Paesi a fiscalità privilegiata, o che intrattengono rapporti commerciali con soggetti che in quei Paesi hanno loro sedi.

Nell’ambito del tentativo di fare del 2010 l’anno dei servizi ai contribuenti, si punta con forza alla facilitazione dell’adempimento fiscale da parte dei cittadini. Le parti sociali spingono per un confronto che abbia la funzione di dibattito su un tema tanto delicato come quello del fisco, proponendo da parte loro possibili soluzioni per ovviare a un sistema che appare inadeguato nel far fronte ai problemi sociali ed economici della realtà italiana, complicata notevolmente dal fenomeno della recessione. 
 
 


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