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Torna indietro    da "EPAS NOTIZIE" del 12/04/2010

NECESSARIO PROMUOVERE UNA VERA CULTURA PREVIDENZIALE

Il periodo attuale è caratterizzato da un grandissimo fermento in campo politico, sociale e occupazionale, anche in conseguenza della recessione economica e delle innumerevoli soluzioni proposte per attenuare le difficoltà e provare a rilanciare il Paese. Davanti alla necessità di porre un freno all’emorragia di posti di lavoro che ha coinvolto gran parte delle nazioni di tutto il mondo, si è assistito a una pioggia di interventi dal carattere straordinario, presi ad hoc dai vari Governi per fronteggiare una situazione anomala; passata (quasi del tutto) la fase peggiore, i diversi Stati hanno ora il compito di normalizzare il proprio sistema economico, attuando i correttivi necessari per farlo ripartire e per renderlo stabile, mettendolo al riparo, per quanto possibile, da eventuali nuovi sconvolgimenti finanziari.

“Per porre un freno alla crisi è stato fatto tanto, ma ora serve adottare un approccio diverso, in cui si prenda coscienza del fatto che la vera sfida inizia adesso- dice il Presidente del Patronato Epas Denis Nesci- e che pensare di aver fatto tutto ciò che bisogna fare per contrastare la crisi può essere deleterio. Adesso occorre agire nella quotidianità, per costruire il futuro partendo da basi solide che permettano di conseguire altri risultati: se in piena recessione l’unica strada è quella di intervenire in maniera eccezionale- afferma ancora Nesci- per ottenere risultati immediati, in un momento successivo bisogna agire con oculatezza per puntare a risultati duraturi e ottenere benefici nel lungo periodo”.

Diventa dunque fondamentale programmare ogni passo, per far sì che la ripresa diventi una caratteristica ordinaria e non straordinaria del sistema post-recessione: per realizzare questo importantissimo obiettivo, molto spesso la parola chiave diventa quella che, più di ogni altra, indica un rinnovamento concreto: riforme. In ogni settori esse sono invocate a gran voce da tutti gli schieramenti politici, dagli addetti ai lavori e dai cittadini; e, ovviamente, anche il settore previdenziale ne sente la necessità. In realtà però, come ha ricordato Antonio Mastrapasqua, una delle voci più autorevoli al riguardo in virtù del suo ruolo di Presidente dell’Inps, i conti sono in equilibrio, proprio in conseguenza delle sei riforme che, dal 1992 ad oggi, hanno interessato il sistema previdenziale: l’esigenza, secondo il Presidente Inps, è che i cittadini ora acquisiscano maggiore consapevolezza della propria situazione, e per far ciò diventa indispensabile l’attività di informazione e comunicazione.

Secondo Mastrapasqua il mondo delle pensioni non è affatto immobile, poiché ci sono state e continuano ad esserci numerose riforme, basti pensare alle modifiche sul capitolo “età pensionabile”: riflessione e consapevolezza devono, infatti, creare le premesse per il sorgere di un’autentica cultura previdenziale, favorendo in tal modo il patto tra le generazioni. Spetta quindi ai vari enti collaborare affinché il contribuente abbia sempre chiara la propria posizione e possa fare le proprie valutazioni: l’Inps, dal canto suo, sta per rendere disponibile online l’estratto conto individuale di coloro che hanno una posizione aperta presso l’Istituto, proprio per favorire la conoscenza della situazione personale attraverso la consultazione del conto previdenziale.

D’accordo con l’invito a un’informazione efficace, a misura di contribuente, formulato da Mastrapasqua, anche il Presidente Epas Nesci, il quale afferma: “In un mondo dominato dalla comunicazione, in cui è possibile reperire informazioni di ogni genere, anche noi, al pari del Presidente dell’Inps, reputiamo indispensabile che i cittadini siano messi in condizione di conoscere gli aspetti relativi alla propria situazione previdenziale. Crediamo sia doveroso rendere il contribuente il più possibile autonomo, e per fare questo è necessario sviluppare nel nostro Paese una vera cultura previdenziale”.


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