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Internet è senza ombra di dubbio uno degli strumenti più rivoluzionari introdotti nel secolo scorso, che non ha assolutamente nulla da invidiare ai precedenti mezzi di comunicazione di massa affermatisi agli albori del ‘900. A dire il vero il Web non è propriamente un media classicamente inteso, per via delle nettissime differenze rispetto alla radio, alla televisione, ai giornali o al cinema, che si esplicano nei diversi modi di utilizzo, nelle diverse funzionalità e nel carattere maggiormente attivo della rete, ma è piuttosto una “summa” di tutto ciò che, in precedenza, aveva fatto capolino nel variegato mondo della comunicazione.
La grandissima incidenza che questo mezzo di comunicazione sicuramente “sui generis” ha sulla collettività continua ad avere una crescita che appare inarrestabile: ormai Internet è un luogo infinito in cui infinite sono anche le cose che si possono fare, così come le potenzialità in prospettiva futura. Immaginare oggi un mondo privo del www appare impossibile, tanto più che moltissime attività quotidiane hanno luogo ormai solo in rete. Tra i settori maggiormente coinvolti in questa rivoluzione sociale troviamo il commercio, che qui ha trovato nuovi spazi vitali creando un’enorme piattaforma virtuale di incontri tra venditori e compratori che, altrimenti, non avrebbero mai avuto modo di venire in contatto; una delle novità di maggiore impatto sulla popolazione mondiale è dunque l’avvento dell’e-commerce.
“Il fatto che Internet sia la nuova frontiera è lampante- dice analizzando il fenomeno del web Denis Nesci, Presidente Epas- e proprio per questo ogni processo di modernizzazione, anche a livello istituzionale e burocratico, non può che essere pensato in relazione alla rete”.
L’Italia è, insieme alla Spagna, il Paese con i margini di crescita maggiori riguardo il commercio elettronico che, in Europa,ha un giro di affari di circa 307 miliardi di euro; nel nostro Paese si è raggiunto un fatturato di 10 miliardi di euro nel 2009, anno che ha fatto registrare un aumento del 58%, come indicato da una ricerca della società di consulenza “Casaleggio associati”, mentre per il 2010 si prevede un raddoppio del fatturato per le vendite online nei settori del tempo libero, con una crescita del 37% relativamente all’editoria, in cui saranno gli ebook a farla da padroni. Ed è proprio il tempo libero la categoria principale per quel che concerne gli acquisti sul web, rappresentando il 42% del totale delle transazioni, seguito con il 35% dal turismo, con l’8,7% dall’elettronica di consumo e con il 6,9% dalle assicurazioni; riguardo le modalità di pagamento, la carta di credito è di gran lunga il metodo più utilizzato (70% circa), mentre staccatissimi in graduatoria ci sono anche PayPal (10%), pagamento alla consegna (9%), bonifici (7%) e altre soluzioni diversificate (4%).
Nonostante la crescita dell’e-commerce, però, la maggior parte delle aziende del settore non si dichiara soddisfatta delle modalità di promozione su Internet, ritenendo che questo canale non garantisca un ritorno degli investimenti in comunicazione.
“Se anche il commercio- evidenzia il Presidente Nesci- trae innegabili benefici dalla soluzione Internet, diventa indispensabile trovare quei piccoli accorgimenti capaci di incoraggiare questo tipo di attività. Lo sviluppo dell’e-commerce rappresenta indubbiamente una strada dalle grandi prospettive se adeguatamente diffusa e organizzata. Chissà che il percorso della ripresa economica non passi proprio dal commercio in rete”.