![]() |
Ente di Patronato e di Assistenza Sociale Via Giovanni Giolitti, 212/C - 00185 Roma Tel. 06.4818918 - Fax 06.48976812 - [email protected] Numero Verde 800 029661
|
|
Area Operatori![]() |
“La giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro è un importantissimo momento di riflessione, una data che negli anni diventa sempre più densa di significati e di valore. Siamo d’accordo con tutti coloro che si pongono come obiettivo il livello zero degli incidenti: se questo traguardo appariva puramente utopico in passato, oggi, grazie ai progressi realizzati nel campo della prevenzione, sembra non solo raggiungibile, ma anche doveroso”.
Questa la dichiarazione fatta da Denis Nesci, Presidente Nazionale del Patronato Epas, in riferimento alla giornata odierna: il 28 aprile è infatti la data che celebra la sicurezza applicata al settore lavorativo, un capitolo che, fortunatamente, è sempre più al centro dei dibattiti e dei progetti istituzionali. È dal 2003 che l’ILO (International Labour Office- Organizzazione Internazionale del Lavoro), agenzia dell’ONU, organizza questo avvenimento, occasione fondamentale per tirare le somme su quanto è stato fatto e soprattutto su ciò che ancora rimane da fare per apportare ulteriori miglioramenti riguardo la prevenzione sui luoghi di lavoro. L’ILO ha sottolineato come ancora oggi, nel mondo, il lavoro costi la vita a circa 6mila persone al giorno, vittime di incidenti o di malattie professionali: si tratta di cifre decisamente troppo alte, che indicano come le contromisure da adottare debbano essere molto più efficaci.
Nel nostro Paese, sebbene permangano innegabili lacune, si sono registrati notevoli e costanti miglioramenti nel settore in questione, basti pensare che tra il 2001 e il 2008 i comparti dell’industria e dell’artigianato hanno fatto segnare un -26,9% riguardo al numero degli infortuni, e un -30,3% per quel che riguarda i casi mortali, dati ancora più significativi se si considera che l’occupazione negli anni in esame è aumentata del 4,9%. Inoltre, il primo semestre del 2009 ha confermato questo trend positivo, poiché il numero di incidenti rispetto al primo semestre del 2008 è diminuito del 21,5% (i casi mortali sono scesi invece del 18,7%).
Le aziende industriali del made in Italy, a testimonianza di un interesse sempre crescente per l’incolumità dei propri dipendenti, spendono ogni anno qualcosa come 29 miliardi di euro per aumentare la sicurezza attiva e passiva del ciclo produttivo attraverso l’utilizzo delle innovazioni in materia. È notizia recente la volontà dell’Inail di mettere a disposizione delle Pmi 60 milioni di euro da investire nella sicurezza, in modo tale da contrastare le inevitabili difficoltà legate alla crisi e per avviare una massiccia campagna informativa al fine di sensibilizzare le imprese sui temi connessi alla prevenzione.
“Come più volte ribadito da Inail, Confindustria e Istituzioni varie- dice ancora Denis Nesci- la sicurezza sul posto di lavoro non va intesa unicamente come una spesa consistente sostenuta a fin di bene; al contrario, si tratta di un vero e proprio investimento anche di natura economica per le aziende, poiché la sicurezza è una fonte generatrice di valori sul piano economico e delle relazioni. In tal senso- prosegue il Presidente Epas- diventa sempre più stringente la necessità di informare gli imprenditori sulle misure da adottare per tutelare nel miglio modo possibile i lavoratori”.