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La fine della crisi introduce le aziende italiane in un periodo simile al clima sereno dopo la tempesta: passata la burrasca della recessione, con tutte le conseguenze del caso, diventa possibile provare a riorganizzarsi e non più limitarsi a contenere i danni.
“Il momento in cui programmare la ripresa economica è iniziato: l’eredità lasciata dalla crisi economica è sicuramente difficile da gestire, ma ormai è tempo di rimettere insieme i cocci di un settore, quello aziendale, che, nonostante le gravissime e innegabili difficoltà, presenta una struttura di base solida, su cui è possibile impostare il futuro immediato con risultati sicuramente molto positivi”. Queste le parole di Denis Nesci, Presidente Nazionale del Patronato Epas, in riferimento al quadro che si prospetta nel periodo in cui la situazione economica pare essersi assestata. E, ovviamente, tocca ora individuare e mettere in pratica da subito le giuste strategie per puntare al rilancio della produzione e dell’occupazione, favorendo lo sviluppo delle imprese di ogni dimensione.
Nella nuova tendenza organizzativa delle imprese italiane trova sempre più spazio la formazione, una voce che in passato veniva ricollegata a un obbligo (anche fastidioso) da espletare e che oggi, invece, ha assunto sempre più la funzione di risorsa aggiuntiva imprescindibile. I segnali più significativi della nuova impronta che il capitolo formazione ha ormai lasciato nelle convinzioni degli imprenditori e del mondo aziendale in generale provengono dal mutato atteggiamento delle Pmi, sempre più propense ad aggiornarsi e a far aggiornare i propri dipendenti anche sull’uso delle nuove tecnologie, oltre che sulle nuove competenze tipiche della loro occupazione.
Il metodo più utilizzato è quello classico delle lezioni in aula, che puntano a un apprendimento di tipo cognitivo; progressi notevoli fa registrate anche lo strumento e-learning, particolarmente utile nelle realtà multinazionali e, più in generale, per le aziende le cui sedi sono dislocate in territori molto vasti: grazie a questo sistema, infatti, i corsi di formazione vengono condivisi anche a grandi distanze.
Dice ancora il Presidente Nesci: “Le aziende, ma anche le istituzioni dei nostri tempi, hanno il grandissimo vantaggio di poter contare su supporti informatici dalle potenzialità incredibili. Novità come i corsi e-learning e la comunicazione a tutti i livelli- aggiunge il Presidente del Patronato Epas- accessibile anche a distanze enormi sono rivoluzioni eccezionali di cui beneficia l’intera collettività. Con questi mezzi a disposizione diventa ancora più irrinunciabile il ricorso alla formazione, elemento che, sempre di più, è sinonimo di qualità lavorativa”.