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Lavori in corso per quel che concerne la manovra economica e finanziaria 2010: sono diversi i cambiamenti in vista e, inevitabilmente, parecchie saranno le discussioni relative al decreto legge contenente il testo del documento in questione e ai suoi numerosi aggiustamenti. Grandissima importanza, ovviamente, assumono le novità relative al sistema pensionistico, anche per via delle conseguenze che queste avranno sul mondo del lavoro.
“Stiamo vivendo un momento particolarmente delicato, uno dei più difficili della nostra storia repubblicana- afferma Denis Nesci, Presidente Nazionale del Patronato Epas- e non è per nulla facile intervenire in maniera decisa senza creare malcontenti. La speranza- aggiunge Nesci- è che gli interventi delle istituzioni siano improntate al rispetto vero del principio di equità, cercando di andare incontro alla fasce di popolazione maggiormente in difficoltà”.
Tra tutte le affermazioni e le osservazioni relative ai provvedimenti da adottare, spiccano sicuramente quelle di una figura di grande autorevolezza come Mario Draghi, il Governatore della Banca d’Italia, il quale ha espresso il suo punto di vista indicando, dati alla mano, i fattori di maggiore criticità e di preoccupazione, individuando nei giovani la categoria che più delle altre ha subito le conseguenze della recessione economica, non solo per quel che riguarda l’attuale difficoltà a trovare un lavoro, ma anche per le conseguenze di lungo periodo che saranno costretti a pagare in termini di pensione.
Draghi ha evidenziato come la disoccupazione delle persone di età compresa fra i 20 e i 34 anni abbia toccato livelli tali per cui non è più possibile rinviare interventi capaci di modificare questa tendenza deleteria, riconducibile anche a un invecchiamento costante della popolazione italiana. Tra i provvedimenti da adottare, secondo il Governatore della Banca d’Italia, c’è la necessità di completare la riforma del mercato del lavoro attraverso il superamento di ogni segmentazione e stimolando la partecipazione, ma anche quella del sistema pensionistico, continuando nella direzione indicata dagli interventi del 2009 con cui l’età minima di pensionamento è stata collegata (dal 2015) alla speranza di vita, e con gli interventi sulla normativa per le donne nel pubblico impiego e le cosiddette finestre. Tra le cose da fare, Draghi indica come prioritari il bisogno di uniformare in modo graduale l’età pensionabile dei diversi gruppi di lavoratori, rendere possibile una maggiore flessibilità nel pensionamento e adottare una maggiore tempestività riguardo gli aggiustamenti del regime contributivo.
“Le parole del Governatore della Banca d’Italia sono consigli preziosi a cui crediamo sia doveroso dare un seguito concreto attraverso provvedimenti e azioni che vadano nella direzione indicata- osserva Il Presidente del Patronato Epas- poiché Draghi rappresenta una delle personalità più importanti e credibili per quel che riguarda l’universo economico del nostro Paese. Intervenire su temi quali lavoro e pensione- continua Denis Nesci- è assolutamente doveroso se si vuole andare incontro a tanti giovani che, purtroppo, stanno pagando un prezzo altissimo all’attuale situazione senza averne alcuna colpa”.