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Torna indietro    da "EPAS NOTIZIE" del 16/07/2010

IL RAPPORTO AFRICA-ITALIA E I PROCESSI MIGRATORI

La Sala Conferenze Banca Monte Paschi di Siena, sita in via Minghetti 30/A a Roma, ha ospitato oggi un interessantissimo appuntamento relativo al tema dell’immigrazione, un settore a cui il nostro patronato ha sempre dedicato particolare attenzione: il fulcro dell’incontro è stato il Rapporto del Dossier Statistico Immigrazione Caritas-Migrantes relativo al viaggio-studi in Africa, precisamente a Praia (Capo Verde), affrontato dalla redazione del gruppo e da diversi migranti africani dal 20 al 26 febbraio 2010.

L’evento odierno si è dunque focalizzato sulla presentazione del volume che riassume, per quanto possibile, un’esperienza di grandissimo valore umano e professionale: si tratta di “Africa-Italia. Scenari migratori”, un testo di 450 pagine ricco di spunti per analisi approfondite, di dati e riferimenti statistici, oltre che di testimonianze dirette di chi ha vissuto in prima persona questa esperienza e di chi è direttamente coinvolto in fenomeni migratori. La realizzazione del libro in questione è stata resa possibile anche dall’interessamento e dal contributo del Fondo Europeo per l’Integrazione dei cittadini di Paesi Terzi, e ha potuto contare sulla promozione della Commissione UE e dal Ministero dell’Interno.

Sul palco sono intervenuti personalità di prim’ordine, tra cui il prefetto Angelo Malandrino, rappresentante del Ministero dell’Interno in qualità di Direttore Centrale delle Politiche Immigrazione e Asilo, e l’ambasciatore di Capo Verde in Italia, José Eduardo Barbosa, e sono stati forniti contenuti affascinanti come un video realizzato proprio nel Continente protagonista del dibattito e una poesia di Ndjock Ngana sulla difficoltà di capire davvero l’essenza dell’Africa per noi occidentali e, di conseguenza, sulla possibilità di creare legami di vicinanza culturale e sociale solidi, premessa indispensabile per una convivenza costruttiva e serena.

“Sebbene il fenomeno migratorio non sia più qualcosa di nuovo per il nostro Paese, rimane indubbiamente il fatto che esistono tantissime difficoltà nell’organizzare delle reti di accoglienza efficaci per chi arriva da lontano- afferma Denis Nesci, Presidente nazionale del Patronato Epas- e che purtroppo questi problemi, a volte, abbiano conseguenza drammatiche di degrado e miseria che possono sfociare in atti d violenza. Sono ancora ben presenti negli occhi di tutti le vicende di Rosarno, in Calabria, con la rivolta degli immigrati e lo sgomento della popolazione locale”.

In effetti rimane ancora tanto da fare per permettere all’Africa di ritagliarsi il giusto spazio e per fare in modo che tanti suoi abitanti non finiscano in mano a chi vede in loro solamente una forza lavoro da sfruttare senza scrupolo alcuno: sicuramente è dovere di tutti creare i presupposti affinché il multiculturalismo, strada a cui sembrano destinati tutti i grandi Paesi europei, Italia compresa, diventi davvero una risorsa preziosa. Prendere coscienza di ciò oggi, esattamente a 50 anni dalla data simbolo dell’emancipazione dell’Africa dalla dipendenza coloniale, è già un passo importante.
 


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