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Torna indietro    da "EPAS NOTIZIE" del 30/07/2010

DIVENTA LEGGE LA RIFORMA ECONOMICA

Sono stati lunghi mesi quelli che hanno portato a delineare i nuovi requisiti in materia economico-finanziaria, e dopo numerosi dibattiti si è arrivati al capolinea.

“Dopo l’attesa per i termini tecnici - ha detto Denis Nesci, Presidente Nazionale del Patronato Epas- la Manovra è stata approvata dalle due Camere del Parlamento: il Sì dei Deputati, infatti, fa il paio con quello incassato dal Senato, e ora, superata la fase delle discussioni, bisognerà agire nell’interesse di tutti, secondo le direttive indicate dalle Istituzioni. La necessità di operare dei tagli – aggiunge il Presidente Epas- è avvertita da tutti, speriamo solo che, grazie alla Manovra in questione e alle eventuali proposte alternative, si riesca davvero a contenere il debito pubblico e, allo stesso tempo, a rilanciare l’economia italiana e l’occupazione nel nostro Paese”.

Ieri, infatti, il decreto da 55 articoli del 31 maggio 2010 è stato convertito in legge dello Stato, accorpando numerose modifiche in ambito previdenziale: prima fra tutte emerge la “finestra unica scorrevole”, con la quale si prevede uno slittamento del primo assegno della pensione di 12 mesi a partire dalla maturazione del diritto, mentre per gli autonomi la posticipazione sarà di 18 mesi. E, a proposito di rinvii, dal 2015 previsione di un pensionamento ulteriormente posticipato, motivato dalle aspettative di vita sempre più elevate.

Misure importanti sono state adottate, inoltre, per il pubblico impiego, dove gli aumenti degli stipendi sono congelati per tre anni, vengono bloccati i rinnovi contrattuali e il turnover, e per quanto riguarda il Tfr, il calcolo per tutti si allineerà a quello valido per i privati dal 2011, mentre le liquidazioni saranno scaglionate per chi ha cumulato più di 90mila euro. La legge “tocca” anche gli enti locali, i quali vedranno tagliati i propri trasferimenti qualora non rispettassero il patto di stabilità. Trasferimenti azzerati, invece, per chi non comunica la certificazione sui saldi di bilancio. Resta continuamente attiva la lotta all’evasione, che aggiungendosi alle novità legislative, vede come principale scopo il recupero di somme significative, utili al riassestamento di tutto il Paese.

“La speranza è che davvero possa iniziare un nuovo corso e che si riesca ad invertire la rotta- afferma ancora il Presidente Nesci- per ridare slancio ai diversi comparti della nostra economia e per rilanciare la produzione; soprattutto, ci auguriamo che per molti lavoratori attualmente in difficoltà, così come per chi è in procinto di affacciarsi al mondo del lavoro- conclude Nesci- si trovino le soluzioni più idonee per garantire loro la tutela del fondamentale diritto ad avere un’occupazione dignitosa e in linea con l’esperienza e le competenze acquisite”.


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