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Torna indietro    da "EPAS NOTIZIE" del 21/03/2011

Ultimo Rapporto OCSE: la situazione previdenziale italiana
L’ultimo rapporto periodico dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) sui sistemi pensionistici mette in evidenza che l’origine del problema previdenziale italiano è di natura demografica: siamo, infatti, il Paese più “anziano” al mondo (dopo il Giappone), con solo 2,6 persone in età lavorativa (di età compresa tra i 20 e i 64 anni) rispetto a quelle di età pensionabile (ossia oltre i 65 anni). Inoltre, nell’ambito dell’area OCSE, l’Italia è lo Stato in cui i costi, relativi alle pensioni, hanno un impatto maggiore sulla spesa pubblica: il 14,1 % del Pil rispetto ad una media del 7% degli altri Paesi che aderiscono all’Organizzazione. Anna D’Addio, una delle autrici del Rapporto OCSE, esprime delle previsioni incoraggianti in relazione alla situazione italiana: “Le riforme realizzate negli ultimi quindici anni consentono di prevedere una stabilizzazione della spesa pensionistica. Il graduale passaggio al metodo contributivo, l’applicazione dei nuovi coefficienti di trasformazione che tengono conto dell’aumento dell’aspettativa di vita, i tagli alle prestazioni e l’aumento dell’età pensionabile sono misure che contribuiranno a contenere la spesa pensionistica a lungo termine”.
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