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Torna indietro    da "EPAS NOTIZIE" del 23/03/2011

Dipendenti statali: contributi volontari o ricongiunzione
I dipendenti pubblici che lasciano il servizio, senza aver maturato i requisiti pensionistici, sono tenuti a far fronte, in prima persona, alle spese relative al trasferimento dei contributi Inpdap all’Inps; con un’inversione di tendenza rispetto alla precedente normativa (legge n. 322 del 1958: “Ricongiunzione delle posizioni previdenziali”).

I lavoratori statali possono, dunque, scegliere se versare i contributi volontari oppure se ricorrere al meccanismo della “ricongiunzione” (a meno che il soggetto, dopo aver valutato la sua situazione contributiva, non decida di optare per la “totalizzazione” che presenta il vantaggio di essere totalmente gratuita).

Per quanto riguarda i contributi volontari, la scadenza per il loro pagamento è stata fissata al 31 marzo (in relazione al trimestre ottobre-dicembre 2010) e vale sia per i dipendenti pubblici e privati che per i collaboratori. Il mancato rispetto di questo termine implica che i contributi siano annullati e rimborsati d’ufficio (per ovviare a tale inconveniente, il lavoratore può richiedere che siano attribuiti al trimestre in cui è avvenuto il versamento).
 


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