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Torna indietro    da "EPAS NOTIZIE" del 01/04/2011

Perequazione delle pensioni: valore definitivo all'1,6%
In ambito previdenziale, il meccanismo della perequazione nasce con l’intento di adeguare i trattamenti pensionistici alla variazione del costo della vita che viene accertata, con cadenza annuale, dall’Ufficio Nazionale di Statistica (ISTAT).

L’Inps, con la recente circolare n. 60 del 2011, ha chiarito che la perequazione automatica delle pensioni è stata fissata, in maniera definitiva, nella misura dell’1,6% (in sostituzione di quella provvisoria dell’1,4%); con effetti a partire dal 1° gennaio del 2011.

Il riferimento legislativo è al Decreto del 19 novembre del 2010 emanato dal “Ministro dell’Economia e delle Finanze” di concerto con il “Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali” che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 279 del 29 novembre del 2010.
 
La suddetta circolare ha, inoltre, aggiornato “le fasce di retribuzione e di reddito pensionabili per le pensioni con decorrenza nell’anno 2011 ed il minimale retributivo per l’accredito dei contributi ai fini del diritto alla pensione”.

L’Istituto previdenziale è intervenuto anche sulla questione delle riduzioni delle pensioni ai superstiti, per l’anno 2011: se il reddito percepito è maggiore di 18.265,65 euro ma non supera i 24.354,20 euro la diminuzione è pari al 25%; mentre al di sopra dei 24.354,20 euro e fino ai 30.442,75 euro equivale al 40% ed infine raggiunge il 50% se il soggetto beneficiario percepisce una somma superiore ai 30.442,75 euro. Per quanto riguarda, invece, gli assegni di invalidità: se la quota di reddito del richiedente corrisponde ad un importo che va dai 24.354,20 euro in su fino ai 30.442,75 euro la riduzione corrisponde alla misura del 25%; mentre oltre quest’ultima somma è pari al 50%.
 


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