• perfezionare i requisiti di accesso alla pensione;
• accrescere l’entità del futuro trattamento pensionistico.

I lavoratori, interessati a questa soluzione, devono ottenere dall’Inps un’apposita autorizzazione, il cui rilascio è subordinato al possesso dei seguenti requisiti:

• almeno cinque anni di contributi (che corrispondono a 260 contributi settimanali, vale a dire 60 contributi al mese) anche non continuativi e relativi a qualsiasi periodo temporale;
• almeno tre anni di contributi (pari a 156 contributi settimanali ovvero 36 contributi al mese) nei cinque anni precedenti alla consegna della domanda.

A tal proposito, è importante sottolineare che l’autorizzazione può essere concessa anche a coloro che risultano iscritti alla gestione separata; non rientrano, invece, tra i destinatari di tale opportunità le seguenti categorie di lavoratori: i titolari di pensione diretta Inps o di altre forme di previdenza obbligatorie (Stato, Cpdel, Inpdai) o delle Casse di previdenza dei liberi professionisti.