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L’analisi del Presidente Epas però assume contorni ancora più rilevanti quando sposta il tiro sulle ultime vicende italiane: “Tutto ciò è allarmante, e lo diventa ancora di più se rapportato alla grave crisi di valori che sembra affliggere il nostro Paese in questo particolare momento storico- afferma con amarezza Nesci- per cui diventa assolutamente fondamentale cambiare atteggiamento a tutti i livelli per sperare di invertire la rotta. In particolare, è importante che i personaggi capaci di influenzare i comportamenti di milioni di persone, specialmente di moltissimi giovani, facciano da esempio - continua Nesci- e non che siano i primi a trasmettere valori sbagliati. A tal proposito è impossibile non citare il nuovo gravissimo caso che vede implicati diversi calciatori, coinvolti in un giro di scommesse e corruzione che di sicuro non sta trasmettendo un messaggio positivo alle nuove generazioni, per le quali i beniamini del mondo del pallone rappresentano molto spesso dei modelli da imitare”.
Il Presidente Nesci, sempre molto attento alle tematiche di valenza sociale, specialmente se queste implicano possibili effetti per i più giovani, condanna senza appello lo scandalo che ha come tristi protagonisti molti giocatori dei massimi campionati di calcio del nostro Paese. La scelta di puntare sui volti dei calciatori famosi come testimonial per promuovere iniziative non solo commerciali, ma anche benefiche, corrisponde esattamente al concetto espresso dal Presidente del Patronato Epas: è proprio la grande popolarità dei personaggi famosi a rappresentare, molto spesso, il principale e più efficace strumento di credibilità di numerosi progetti, in virtù dell’immagine positiva che soprattutto lo sport dovrebbe veicolare.
“Credo che a questo punto sia necessario arrivare ad una conclusione chiara della vicenda- sostiene il Presidente Nesci- e che la giustizia provveda a fare il suo corso. Non bisogna di certo commettere l’errore di trovare colpevoli anche laddove non ci sono, ma è di estrema importanza dare un segnale forte, non solo al mondo del calcio e dello sport in genere, ma soprattutto all’intera società italiana, troppe volte avvezza a trattare con superficialità questo tipo di argomenti. È proprio questo il momento giusto per operare, una volta per tutte, un cambiamento sostanziale e per mettere al bando in maniera decisa ed inequivocabile ogni situazione improntata alla disonestà e alla corruzione; è bene che i giovani- conclude il Presidente Epas- crescano con la consapevolezza che il rispetto delle regole, l’onestà e la lealtà sono valori irrinunciabili, da non barattare con nulla, nemmeno con la prospettiva di un facile guadagno o del successo a tutti i costi”.