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Torna indietro    da "EPAS NOTIZIE" del 20/06/2011

USURANTI: NUOVE ISTRUZIONI INPS
Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto Legislativo 21 aprile 2011 n. 67 per l'accesso anticipato al pensionamento per gli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, secondo quanto stabilito dalla legge 4 novembre 2010, n. 183, l’INPS ha fornito le prime indicazioni utili per presentare la relativa domanda di pensione.

Finalmente uno spiraglio si è aperto per tutti quei lavoratori impegnati in attività particolarmente usuranti, -afferma il Presidente del patronato EPAS Denis Nesci- anche se purtroppo non è ancora abbastanza. La pubblicazione del messaggio INPS permette alle nostre sedi di cominciare ad indicare ai cittadini che si trovano nelle condizioni previste dal decreto, quali documenti in linea generale devono essere presentati per poter fare la domanda di pensionamento anticipato".

Preme sottolineare, ripercorrendo il disposto del Decreto Legislativo n. 67/2011, che possono presentare domanda, fermo restando il requisito dei 35 anni di anzianità contributiva: i lavoratori impegnati in attività particolarmente usuranti (ossia in mansioni riguardanti lavori in cave, miniere, gallerie, cassoni ad aria compressa nonché le attività svolte dai palombari e i lavori ad alte temperature); i lavoratori notturni; i lavoratori addetti alla linea catena, impegnati in un processo produttivo in serie con ritmo determinato da misurazione dei tempi e sequenze di postazioni e lavorazioni e i conducenti di veicoli adibiti al servizio pubblico di trasporto collettivo con capienza complessiva non inferiore a 9 posti. Inoltre è necessario che le predette attività siano state svolte per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni di attività lavorativa, compreso l'anno di maturazione dei requisiti, per le pensioni con decorrenza entro il 31 dicembre 2017; invece per le pensioni aventi decorrenza dal 1° gennaio 2018, per almeno la metà della vita lavorativa complessiva.

Purtroppo, nonostante l’INPS ricordi che le domande possono essere comunque presentate da subito- continua il Presidente Nesci-  non viene ancora fornita la relativa modulistica da utilizzare, in attesa delle disposizioni ministeriali volte a chiarire le istruzioni operative. Pertanto, la nostra speranza è che i datori di lavoro collaborino nel fornire ai propri lavoratori i documenti che possono attestare l’effettivo svolgimento delle attività usuranti, nei tempi previsti dal d.lgs. stesso, quali ad esempio il prospetto paga, il libro matricola o il contratto di lavoro, cosicché l’INPS possa prenderne visione”.

Naturalmente aspettiamo con trepidazione il decreto ministeriale che ci spiegherà meglio la clausola di salvaguardia -conclude il Presidente Denis Nesci- per evitare che ci sia uno scostamento tra le risorse stanziate e il numero di richieste presentate dai lavoratori che causerebbe un grave problema di ingiustizia sociale lasciando ancora per qualche anno molti lavoratori senza la pensione che spetta loro di diritto”.


 


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