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Torna indietro    da "EPAS NOTIZIE" del 08/07/2011

Manovra finanziaria: innalzamento dell'età pensionabile per le lavoratrici private
Il Decreto Legge n. 98 del 2011 (la cosiddetta “manovra correttiva”), pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” lo scorso 6 luglio, ha introdotto importanti novità in ambito previdenziale.

Per le donne impiegate nel settore privato, il requisito anagrafico minimo per poter accedere alla pensione aumenterà, a partire dal 2020, fino a raggiungere il traguardo dei 65 anni nel 2032; fermo restando il meccanismo di adeguamento dell’età pensionabile alla speranza di vita che entrerà in vigore nel 2014 (e non più nel 2015 come precedentemente stabilito dalla legge n. 122 del 2010).

Come è noto, la legge n. 122 del 2010 aveva già previsto di innalzare l’età pensionabile a 65 anni per le lavoratrici pubbliche, sin dal 1 gennaio del 2012. Questa disposizione era nata in seguito alla sentenza della Corte di giustizia europea del 13 novembre del 2008 (causa C.46/2007); con cui era stata considerata discriminatoria la norma che permetteva alle lavoratrici del pubblico impiego di poter beneficiare della pensione di vecchiaia, cinque anni prima rispetto ai loro colleghi uomini.
 


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