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Torna indietro    da "EPAS NOTIZIE" del 17/10/2011

CRISI E MANIFESTAZIONE DI ROMA: SÌ AL DIALOGO, NO ALLA VIOLENZA
“Crediamo che sia doveroso, sempre e comunque, prendere le distanze dalla violenza in ogni sua forma- dice Denis Nesci, Presidente Nazionale del Patronato Epas, commentando i fatti di sabato pomeriggio a Roma- perché non si può pensare di rilanciare il nostro Paese dando sfogo alle pulsioni più basse e pericolose della nostra personalità; crediamo invece che il dialogo e la voce dei cittadini debbano essere assolutamente ascoltati. È davvero triste- aggiunge Nesci- che l’Italia si sia segnalata in negativo in una giornata in cui si è manifestato senza grandi problemi in tutto il mondo”.

La giornata di sabato ha raccontato indubbiamente diverse cose, e provare ad analizzare le proteste, le violenze e le reazioni di due giorni fa secondo le consuete chiavi di lettura utilizzate nelle schermaglie politiche nostrane è sicuramente fuori luogo, perché così facendo si darebbe vita ad un resoconto superficiale e riduttivo, se non addirittura fazioso. La guerriglia che ha sconvolto Roma è un episodio di una gravità inaudita che, in quanto tale, deve spingere ad una riflessione approfondita e scevra dai soliti commenti di opportunismo politico; le immagini e i fatti parlano in maniera chiara ed inequivocabile, raccontando di come una situazione tesa e pericolosa sia degenerata travolgendo tutto e tutti, e offrendo un’immagine dell’Italia per nulla edificante.

Giustificare o anche solo provare a spiegare quello che è accaduto con il malcontento che da mesi e mesi serpeggia presso la nostra popolazione è indubbiamente sbagliato, perché minimizzare quanto è successo lo scorso fine settimana significa fornire un alibi ad azioni da condannare invece senza appello. È però altrettanto sbagliato cogliere l’occasione fornita dai violenti per attaccare il diritto a manifestare e ad esprimere il proprio punto di vista, in maniera anche forte e decisa, da parte dei cittadini: scendere in piazza non è un atto deprecabile, a maggior ragione in un momento come quello attuale, in cui le difficoltà di milioni di famiglie sono innegabili e la sensazione generale è quella che non tutto il possibile sia stato fatto. La disaffezione degli italiani nei confronti della politica è a livelli altissimi, e quello che caratterizza il nostro Paese è l’assenza di prospettive positive per l’immediato futuro.

“Il momento che viviamo è davvero molto delicato- osserva Denis Nesci- perché i gravissimi problemi di natura economica e finanziaria del nostro Paese generano innegabilmente tante situazioni difficili da gestire. Le tensioni sociali latenti degli ultimi mesi hanno trovato sfogo in maniera violenta e avvilente traducendosi in guerriglia urbana: crediamo che sia urgente una riflessione seria e profonda. Reputiamo assolutamente prioritaria la necessità di individuare e punire in maniera esemplare chi si nasconde dietro una manifestazione pacifica e mette a ferro e fuoco la nostra Capitale, facendosi scudo in tutti i sensi di lavoratori e famiglie che rivendicano il proprio diritto di manifestare; e d’altra parte- aggiunge il Presidente Nazionale del Patronato Epas-  ci auguriamo sinceramente che si giunga presto ad una soluzione efficace per far ripartire il nostro Paese e permettere ai cittadini di poter guardare con maggiore serenità al loro futuro, a quello dei propri figli e, più in generale, all’avvenire del Paese”.

 


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