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Torna indietro    da "EPAS NOTIZIE" del 24/04/2012

CRESCITA ECONOMICA O PAREGGIO DEL BILANCIO?
“La speranza che le cose in Italia possano davvero cambiare e seguire un altro corso non può bastare -afferma il Presidente Nazionale del Patronato Epas, Denis Nesci- se non viene alimentata almeno da piccoli segnali incoraggianti; sono convinto che sarebbe sufficiente poter contare sulla buona volontà, manifestata da chi è al potere, di non tartassare ancora di più i cittadini e di scegliere misure non depressive, ma capaci di rilanciare davvero il mercato del lavoro. Se invece ciò che si prospetta agli italiani è una serie interminabile di sacrifici spesso insostenibili –dice ancora Nesci- diventa difficile poter contare sulla fiducia della gente nei confronti della politica e delle istituzioni”.

L’economia italiana continua ad essere tormentata dai dubbi relativi alla priorità da dare all’obiettivo fondamentale rappresentato dal risanamento dei conti pubblici, e che dovrebbe concretizzarsi nel tanto agognato pareggio di bilancio, o dalla precedenza da assegnare all’altrettanto vitale ripresa dell’economia, che può aver luogo solo con un’effettiva crescita figlia di investimenti e di incentivi al consumo. La diatriba fra questi due traguardi apparentemente inconciliabili tiene banco in maniera sempre più drammatica, assomigliando ad un cane che si morde la coda; ad esprimere la propria preoccupazione per una situazione sempre più ingarbugliata è intervenuto il Presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino.

Durante un’audizione alla Camera, Giampaolino ha messo in evidenza alcune problematiche importanti, ribadendo in maniera autorevole ciò che i cittadini temono da diversi mesi: la recessione è l’unica certezza esistente nel presente e non sembra destinata a scomparire nell’immediato futuro. Il Presidente della Corte dei Conti ha sottolineato come la rincorsa al riequilibrio del bilancio abbia inevitabilmente generato un ulteriore inasprimento della pressione fiscale, già considerevolmente superiore a quella europea.

“La riflessione giunta da un ente autorevole come la Corte dei Conti –dice il Presidente Nazionale del Patronato Epas -non può che invitare alla riflessione, semmai ce ne fosse ancora bisogno. Definire critica la situazione attuale è ormai riduttivo e le parole espresse dal Presidente Giampaolino trovano un’eco collettiva nel pensiero dei cittadini. Noi restiamo dell’idea che, fermo restando il bisogno di risanare il bilancio, l’unica strada percorribile non possa essere sempre e comunque quella di tassare in tutti i modi possibili e immaginabili famiglie, pensionati e lavoratori, pertanto -aggiunge Nesci- crediamo che sia davvero il momento di investire e di puntare alla crescita per provare a risalire la china, favorendo i consumi e prestando ascolto alle esigenze dei cittadini, valorizzando le straordinarie risorse che il nostro Paese ancora può vantare”.

 


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