![]() |
Ente di Patronato e di Assistenza Sociale Via Giovanni Giolitti, 212/C - 00185 Roma Tel. 06.4818918 - Fax 06.48976812 - [email protected] Numero Verde 800 029661
|
|
Area Operatori![]() |
“Si tratta di percentuali che ci spingono a riflettere sulle condizioni in cui la collettività si ritrova a vivere il periodo che segue gli anni di lavoro, di fatica, di contribuzione sociale - Commenta il Presidente Nazionale del Patronato EPAS, Denis Nesci- poiché quasi la metà della popolazione deve mantenersi con una pensione inferiore a mille euro, ritrovandosi troppo spesso a fine mese con pochi spiccioli, tenuto conto delle spese per beni di prima necessità ma soprattutto delle numerose spese mediche che l’età può richiedere. Bisogna spingere l’acceleratore sul tema dell’assistenza e del Welfare: i dati che ci riporta l’Istat riguardano l’anno 2010, ma la quotidianità purtroppo ci rivela che la drammaticità del fenomeno è più attuale che mai, conoscendo il periodo di difficoltà economica generale che riguarda l’Italia, così come altri Paesi. Ci terrei a sottolineare – conclude il Presidente Nesci- che ritengo giusto che si lavori per le esigenze di oggi, ma è fondamentale attuare provvedimenti che tutelino tutte le fasce della società, anche in prospettiva futura”.
Il momento della pensione raccoglie tutte le fatiche, le ansie, i sacrifici che ogni lavoratore nel corso della sua vita professionale ha offerto alla società, perché ogni cittadino contribuisce in maniera importante al benessere dell’intera collettività; e quando poi è la “società” a dover ripagare il suo debito, perché alla lunga attesa devono aggiungersi anche difficoltà di ogni sorta che rendono difficile la salvaguardia dei più elementari diritti acquisiti? Non è facile far mandare giù a chi ha lavorato una vita l’idea che il tempo dei sacrifici non è affatto terminato, e la situazione rischia di diventare ancora più drammatica per chi oggi fatica a trovare un lavoro ed è tutt’altro che sicuro di poter contare su una pensione in futuro.
“Siamo sempre più convinti –aggiunge il Presidente Nazionale Epas- che sia assolutamente necessario dar vita ad un nuovo corso: pensionati e lavoratori sono stanchi di sentirsi ripetere, come un triste ritornello, la necessità di sacrifici da compiere in nome di un periodo difficile. È il momento di lanciare un nuovo messaggio alla gente –conclude Nesci- e lavorare per ricostruire l’immagine di uno Stato capace di andare incontro alle esigenze dei cittadini e di tutelare i loro diritti”.