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 da "EPAS NOTIZIE" del 29/05/2012
    da "EPAS NOTIZIE" del 29/05/2012 La questione della spending review, molto attuale in questi giorni, riapre la spinosa discussione sui tagli alla spesa.
La questione della spending review, molto attuale in questi giorni, riapre la spinosa discussione sui tagli alla spesa.
In occasione della presentazione al Comitato interministeriale, guidato da Mario Monti, della prima relazione da parte del Commissario per la revisione della spesa Enrico Bondi, è emerso un dato rilevante in merito alle previsioni di intervento: appurata la necessità di dover agire seguendo la strada della riduzione economica combattendo gli sprechi e le inefficienze, ammonterebbe a 100 miliardi la cosiddetta “massa di spesa potenzialmente aggredibile”. Ad esprimersi a tal riguardo è stato il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, sottolineando che i provvedimenti abbracceranno tutto il settore pubblico, compresi i Comuni, localizzando le situazioni di spreco, possibili in tutti i comparti.
Il Presidente Nazionale del Patronato EPAS, Denis Nesci interviene sulla vicenda affermando: “Individuare tutte quelle circostanze in cui l’economia pubblica risulta mancare dei principi legali, porterà beneficio all’intero Paese. Un intervento deciso che non colpisca i servizi e le prestazioni a sostegno dei cittadini, ma che indaghi sulle circostanze di carenza troppo spesso dovute a condizioni di spreco della spesa pubblica, anche per far sì che si dia un po’ di respiro ai cittadini –aggiunge Nesci- e che si reperiscano altrove le risorse necessarie per giungere al pareggio di bilancio”.
Nella relazione stilata, Enrico Bondi sottolinea che verranno esclusi dai tagli i trasferimenti all’UE, la spesa per le pensioni, per gli interventi sociali e per gli investimenti pubblici, oltre che la spesa per i contributi statali e regionali. Proiettandosi in un periodo medio-lungo, le previsioni sembrerebbero positive e le stime parlano di 300 miliardi su cui intervenire.
“Un ridimensionamento delle spese sensato e mirato a risollevare la nostra società è quanto ci auguriamo se si pensa che tra gli obiettivi della relazione affiora la volontà di evitare l’aumento dell’Iva previsto per ottobre, per cui – dice ancora il Presidente Nazionale Epas Nesci– riconosciamo la piaga dello spreco che ha preso piede nella nostra economia, e allo stesso tempo diciamo che è necessario valutare tutte le fonti a cui attingere affinché abbia senso il processo di revisione della spesa, anche se continuiamo ad insistere che bisognerebbe concentrarsi sull’eliminazione dei privilegi di cui godono ancora troppe categorie”.
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